06/08/2019 di Redazione

Apple Card arriva negli Usa e spiega a tutti come funziona

Il nuovo servizio di pagamento digitale, integrato con Apple Wallet e gestito da Goldman Sachs, debutta negli Stati Uniti. Permette di fare acquisti da app, siti Web e negozi fisici e aiuta a gestire le finanze personali.

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Apple Card, la carta di pagamento per l’iPhone e gli altri dispositivi iOS, macOS e watchOS, è arrivata. Puntuale, in agosto, come promesso da Tim Cook e come anticipato dalle indiscrezioni di Bloomberg. Il debutto è limitato per il momento agli Stati Uniti, accessibile solo su invito, e come sempre per gli altri mercati si dovrà attendere l’eventuale estensione in un secondo tempo. Apple Card, stando alla presentazione ufficiale, è “un nuovo tipo di carta di credito”, realizzata “secondo i principi di semplicità, trasparenza e privacy”, ma soprattutto di facilità d’uso e di integrazione nell’ecosistema dei prodotti e dei servizi marchiati Mela.

 

Non si tratta una classica carta di credito associata a un conto bancario, anche se per realizzarla Apple ha collaborato con Goldman Sachs, ma piuttosto di un servizio integrato con quello del portafoglio digitale Apple Wallet e riservato ai possessori di iPhone, iPhone, iPad, Apple Watch o computer Mac. Oltre alla carta digitale, gestibile dall’applicazione del Wallet, è però anche una carta fisica utilizzabile nei negozi: una carta color argento, con il nome del proprietario e il logo della mela morsicata incisi. 

 

 

Non conta tanto che sia bella da vedere (anche se nel caso di Apple l’estetica è un obbligo) ma piuttosto l’assenza di un numero identificativo inciso sopra. Una misura di sicurezza che pare un po’ l’uovo di Colombo, probabilmente utile per rendere più difficili le frodi. Per autorizzare i pagamenti d’altra parte, serve una verifica biometrica con Touch ID o Face ID, cioè tramite lettura dell’impronta digitale o riconoscimento facciale. L’azienda dell’iPhone, inoltre, assicura che i dati personali degli utenti vengono usati da Goldman Sachs solo per portare avanti il servizio ma non saranno mai condivisi esternamente per fini di marketing o pubblicità.

 

Gli importi dei pagamenti vengono scalati dal credito a fine mese. Rispetto a una classica carta di credito, c’è il vantaggio di poter ottenere dei “punti” che vengono convertiti in soldi da spendere. I punti del Daily Cash, questo il nome, sono calcolati come percentuale sulla somma spesa: 1% sugli acquisti fatti in negozio con la Apple Card, 2% su quelli fatti con Apple Pay e 3% su quelli fatti in un Apple Store, sul  sito apple.com, su App Store e iTunes. A Cupertino però sottolineano anche un altro aspetto: non ci sono gli oneri tipici di una carta di credito, né i costi di iscrizione annuali, né le commissioni sugli acquisti fatti all’estero. Il guadagno di Apple sta soprattutto nel poter accedere a un oceano di nuovi dati sulle abitudini di spesa, di consumo e di stile di vita dei suoi clienti.

 

Apple Card vuol essere anche un’applicazione di gestione delle finanze, ricca di grafici che evidenziano quanto si è speso su base settimanale o mensile e  in quali categorie, cronologie che tengono traccia delle attività, strumenti che impostano limiti agli acquisti, notifiche che ricordano le scadenze di bollette e pagamenti pianificati. 

 

Come fare richiesta? Posto di avere un dispositivo iOS con installata una versione del sistema operativo non più vecchia della 12.4, dall’applicazione Wallet si deve cliccare sul pulsante di aggiunta di metodi di pagamento (il segno “più”) e poi selezionare l’opzione Apple Card. Quindi è sufficiente inserire i dati richiesti e cliccare su “accetta”. Per cancellare la carta, invece, la procedura è meno immediata poiché bisogna contattare il supporto clienti di Goldman Sachs.

 

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