Apple ci riprova: un Touch ID tutto nuovo tornerà sull’iPhone
Secondo le indiscrezioni dell’analista Ming-Chi Kuo, sugli smartphone in programma per il 2021 sarà ripristinato il lettore d’impronta digitale, realizzato però con una nuova tecnologia ultrasonica.
Pubblicato il 06 agosto 2019 da Redazione

Sugli iPhone è meglio il Touch ID o il Face ID, la lettura dell’impronta digitale o il riconoscimento facciale? Apple ha optato per la seconda alternativa, abbandonando per strada quella lettura biometrica del polpastrello che tanto è servita d’ispirazione alla concorrenza. Il Touch ID, in realtà, ha inaugurato un vero e proprio nuovo settore di mercato, quello degli scanner d’impronta digitale integrati nei dispositivi mobili.
A partire dall’iPhone X, però, Apple ha deciso di puntare sulla tecnologia software del Face ID, che abbinata alle diverse fotocamere dello smartphone e a un sensore a infrarossi può identificare e autenticare l’utente mappandone il volto su oltre 30mila punti di misurazione. Per l’azienda di Cupertino (così ancora si legge sul suo sito Web) attualmente questa è “la forma di autenticazione facciale più sicura mai creata per uno smartphone”.
Ora però l’analista di Ming-Chi Kuo, un nome che certo non sarà nuovo a chi segue abitualmente i rumors su Apple, è pronto a scommettere che il Touch ID tornerà alla ribalta. Ma in una versione differente, basata non sulla lettura ottica ma su tecnologia ultrasonica, che ricostruisce l’immagine dell’impronta digitale con accuratezza anche se il polpastrello non è perfettamente pulito. Come segnalato dal sito 9toMac, futuri iPhone prevederanno entrambi i metodi di riconoscimento biometrico, dal momento che il Face ID e il Touch ID non si escludono a vicenda ma piuttosto sono complementari. E non solo: Apple starebbe puntando a “unificare l’esperienza”, dunque forse - possiamo ipotizzare - a proporre un’unica applicazione o comunque procedure di autenticazione simili e coerenti tra loro.
Per scoprirlo bisognerà però attendere il 2021, presumibilmente, essendoci al momento alcune questioni tecniche da risolvere. La prossima generazione di Touch ID non impiegherà un pulsante fisico su cui apporre il polpastrello, bensì posizionerà il sensore sotto allo schermo. A detta dell’analista, è probabile che sarà usata una variante del sensore 3D under-display già presentato da Qualcomm. Il sistema attualmente in fase di sviluppo a Cupertino andrà perfezionato da diversi punti di vista: per esempio i consumi energetici, la dimensione dell’area sensibile, lo spessore del sensore. Nel giro di 18 mesi, su per giù, gli ingegneri di Apple avranno raggiunto l’obiettivo.
Alla scadenza del 2021, sarà interessante scoprire non solo se questi annunci di Ming-Chi Kuo si riveleranno attendibili, ma anche se Apple abbia proseguito sulla strada di alcuni brevetti depositati dall’azienda (e svelati mesi fa da AppleInsider). Nei documenti si illustra un sistema di lettura dell’impronta digitale che permette all’utente di appoggiare il polpastrello in qualsiasi punto dello schermo.
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