Pubblicato il 22 dicembre 2015 da Redazione
Le lotte sul 2G, 3G e 4G fanno parte del passato, ora Apple ed Ericsson guardano insieme al futuro e al 5G. Dopo anni di controversie su alcuni brevetti per gli standard di telecomunicazione mobile, di cui l’azienda svedese contestava alla Mela un utilizzo indebito, ora la pace sembra fatta. La sostanza dell’accordo (i dettagli non sono stati comunicati) è che per sette anni la società di Cupertino potrà utilizzare, a fronte di un pagamento in più tranche, le tecnologie Gsm, Umts e Lte impiegate sui suoi iPhone e su altri dispositivi. Tecnologie per cui Ericsson aveva fatto causa a Apple, tanto da avere procedimenti in corso in Regno unito, Germania e Olanda.
Da un lato, a fronte delle mancate royalty, Ericsson dichiarava illegale l’utilizzo dei suoi brevetti e chiedeva un risarcimento da calcolarsi in base a una percentuale sulle vendite degli iPhone. Apple, dal canto suo, contestava sia la cifra troppo esosa prevista dalla royalty sia il metodo di risarcimento basato sulle vendite di terminali mobili e non sul valore delle tecnologie brevettate.
Tutto questo accadeva ieri, perché ora e per sette anni le due aziende hanno sotterrato l’ascia di guerra. Apple procederà con un primo pagamento inziale e poi con il progressivo saldo delle royalty (relative a non meglio specificate tecnologie per il 2G, il 3G e il 4G) nel periodo coperto dall’accordo. Un esito che suona piuttosto come una vittoria per Ericsson, che d’altra parte con i suoi oltre 37mila brevetti proprietari aveva il coltello dalla parte del manico.
Come si diceva, le due aziende guardano al futuro. Oltre al patteggiamento sui brevetti esistenti, le due aziende hanno raggiunto anche un’intesa per collaborare nello sviluppo di diverse tecnologie, fra cui quelle per le comunicazioni 5G, per l’ottimizzazione delle reti mobile e per la gestione del traffico video.
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