Gli Apple Glass, cioè i visori di realtà aumentata a cui la società di Cupertino lavora da anni, sono ancora un oggetto misterioso e ipotetico, a partire dal loro nome (perché Apple Glass è solo una speculazione giornalistica). A detta delle indiscrezioni, probabilmente avranno una configurazione a tre schermi, ovvero due pannelli micro-Oled e uno Amoled, e da dichiarazioni dell’azienda sappiamo che permetteranno di giocare, videochiamare e vivere altre esperienze digitali immersive. Possiamo scommettere che saranno esteticamente pregevoli, leggeri e minimali. 

 

Sarebbe però una sorpresa se questi visori avessero anche un sistema “antipolvere”. Apple ha messo a punto un metodo che consente di evitare l’accumulo di particelle nei punti che danneggerebbero la qualità dell’esperienza utente, come suggerisce un nuovo brevetto approvato dallo United States Patent and Trademark Office.

 

Nel documento tecnico, segnalato da Apple Insider, si descrive un “modulo ottico che rimuove particelle” dagli schermi di visori indossabili e poi le cattura, per evitare che interferiscano con l’esperienza di visione. Il documento cita “polvere, detriti, oggetti esterni e/o altri materiali”, che potrebbero pregiudicare la percezione visiva se frapposti tra la fonte dell’immagine e l’occhio dell’utente.


In particolare, potrebbero “ostruire, distorcere e/o impattare negativamente in altri modi sulla visione fornita all’utente”, anche coprendo uno o più pixel dell’immagine proiettata sulle lenti. A detta di Apple, il problema tende a peggiorare con il tempo e non può essere evitato nemmeno realizzando dispositivi ben sigillati nelle loro parti esterne. Chiaramente, come per tutte le soluzioni e i metodi brevettati dalle società tecnologiche, non è detto che questa innovazione debba fare capolino su prodotti destinati al mercato, ma si tratta di una possibilità.