17/09/2019 di Redazione

Apple pronta a lottare contro la famigerata multa da 13 miliardi

Sei dirigenti aziendali, incluso il Cfo Luca Maestri, presenzieranno al processo d’appello in Lussemburgo, per contestare il risarcimento da 13 miliardi di euro chiesto dalla Commissione Europea nel 2016 per i mancati versamenti fiscali in Irlanda.

immagine.jpg

Sulla questione delle tasse non pagate, Apple non si arrende ed è pronta a argomentare contro la richiesta fatta nel 2016 dalla commissione antitrust dell'Unione Europea, sui 13 miliardi di euro da versare al fisco irlandese per compensare oltre un decennio di sconti sulle aliquote. Secondo l’antitrust, la società californiana e le autorità fiscali avrebbero stretto un accordo illegale che permetteva di abbassare in modo imbarazzante (su percentuali anche molto inferiori all’1%) le tasse sui ricavi ottenuti dalla vendita di hardware e servizi in Irlanda. Apple, inoltre, avrebbe messo in piedi uno schema truffaldino per dirottare gran parte dei ricavi ottenuti in Europa su un inesistente ufficio interno alla filiale irlandese. 

L’azienda di Cupertino ha sempre negato l’accusa di scorrettezze fiscali e lo ha fatto con il pieno supporto di un governo irlandese più interessato a conservare i vantaggi della presenza di Apple nel Paese (e a non scoraggiare futuri investimenti da società straniere) che non a intascare sull’unghia 13 miliardi di euro. 

Dunque sia la Mela sia il governo di Dublino avevano fatto di ricorso, ma poi a fine 2017 la società di Tim Cook aveva accettato di corrispondere la cifra, in più tranche, a partire dall’anno successivo. Peccato però che i soldi fossero finiti non direttamente nelle casse irlandesi bensì in un conto bloccato, che resterà tale almeno fino all’esito del processo d’appello. 

E ora, a distanza di due anni dalla sentenza dell’antitrust, iniziamo a intravedere quel giorno. Stando alle indiscrezioni di Reuters, stiamo ai nastri di partenza di una serie di udienze che avranno luogo nel Tribunale dell’Unione europea del Lussemburgo, e per le quali Apple ha già scelto le proprie carte da giocare. Da Cupertino partirà una delegazione composta da sei dirigenti, fra cui ci sarà anche il direttore finanziario Luca Maestri. Ed è possibile il rappresentante legale dell’azienda, Daniel Beard, risfoderi in aula un’argomentazione già usata: la Commissione Europea avrebbe abusato dei propri poteri attraverso una sentenza mirata a modificare il sistema fiscale internazionale.

 

ARTICOLI CORRELATI