Il peso di Apple sul Nasdaq sarà abbassato dal 20,5 percento attuale al 12,3 per cento. Lo ha comunicato ieri sera il Nasdaq, che ha anche rivisto i pesi di altri titoli tecnologici. Microsoft salirà a 4,9 punti percentuali, Oracle al 6,7 percento (dal 3,3 percento precedente), Intel passerà dall'1,8 percento al 4,2 percento.
Infine Cisco è stata promossa con una percentuale del 3,7 percento, rispetto all'1,6 percento precedente. Abbiamo citato solo le aziende più celebri: in realtà i titoli coinvolti nel "rimescolamento" del Nasdaq sono 100, dei quali 82 perderanno peso e 18 saliranno di valore.
Queste modifiche saranno effettive dal 2 maggio prossimo e sono state apportate per regolare i coefficienti nel Nasdaq-100 con valori più realistici: il peso di Apple nel listino hi-tech era troppo grande, basti pensare che nell'attuale ripartizione del paniere hi-tch Apple pesa cinque volte di più di Google, nonostante l'azienda di Cupertino abbia un valore di mercato soltanto doppio rispetto a Google.
La paura del Nasdaq è che il titolo di Apple sia gonfiato dal successo recente dei prodotti per la mobility, e che da un momento all'altro possa subire un crollo importante. Se questo accadesse nel momento in cui ha un peso del 20% sul Nasdaq, trascinerebbe nell'oblio tutto il comparto hi-tech, compromettendo fondi pensionistici e listini internazionali delle contrattazioni.
Negli Stati Uniti gli investitori non hanno tardato a protestare contro la tempistica della comunicazione, che è stata fatta di notte, rendendo così imprevedibili i primi scambi alla riapertura delle contrattazioni: "È sorprendente e inquietante che il Nasdaq possa rilasciare questa informazione nel cuore della notte, per non parlare del periodo in cui cade, proprio a ridosso della stagione degli utili" ha commentato Keith Wirtz, presidente e Chief Investment Officer di Fifth Third Asset Management a Cincinnati.
John Jacobs, vice presidente esecutivo dell'indice del gruppo Global Nasdaq, ha detto che la tempistica della comunicazione è stata studiata in modo tale da anticipare l'apertura delle borse europee.
In seguito a questo aggiornamento, più di 330 miliardi dollari in fondi e 40 miliardi di dollari di fondi di investimento legati all'andamento del Nasdaq 100 dovranno adeguare i propri portafogli. C'è anche chi è ottimista: Jerome Heppelmann, portfolio manager e responsabile degli investimenti della Old Mutual Focused Fondo, ha dichiarato che "Non ci sarà un impatto a lungo termine sulle azioni".