Pubblicato il 02 luglio 2021 da Roberto Bonino
Reply non è più ormai semplicemente un system integrator o una società hi-tech, ma una vera e propria galassia di entità impegnate su molteplici fronti, accomunati dalla propensione all’innovazione spinta.
La strategia di espansione costruita negli anni e fatta soprattutto di una continua ramificazione internazionale, associata a un solido ecosistema di partner e una spinta costante verso la ricerca & sviluppo, sta tuttora pagando anche in termini puramente finanziari: “Andiamo meglio del comparto It service e solo nel primo trimestre 2021 abbiamo registrato una crescita dell’11%”, ha indicato Tatiana Rizzante, Ceo del gruppo. “Per noi è un risultato notevole, perché lo stesso periodo del 2020 era già stato il migliore di sempre e quest’anno dobbiamo aggiungere anche gli effetti del Covid”.
Uno dei tratti salienti per Reply è sempre stato quello di guardare avanti, verso le tendenze di frontiera, che poi si tramutano in elementi di trasformazione per il mercato. La tecnologia sta permeando sempre più le evoluzioni strategiche delle aziende e nel 2030 si stima che il 10% del Pil globale deriverà dall’It: “Ogni impresa sarà in qualche modo una software company”, ha preconizzato Rizzante. “I fattori trainanti riguarderanno i nuovi modi di lavorare, il predominio delle app e l’accelerazione delle innovazioni”.
Quelli appena citati sono anche gli ambiti di focalizzazione più concreti oggi per il gruppo lombardo. Con un insieme di soluzioni ed entità controllate sul campo, vengono affrontati temi caldi come l’employee engagement, lo sviluppo no e low-code, l’edge computing, i nuovi servizi cloud. Su quest’ultimo fronte, cresciuto del 50% in un anno, si registrano evoluzioni come la metodologia Cafe, creata per aiutare le aziende a definire il proprio modello di migrazione più adatto oppure come la prossima apertura a Torino di un laboratorio dove il cloud si combinerà con IoT avanzata, realtà aumentata, blockchain e robotica per rafforzare competenze e offerta in ambiti come la smart mobility e la logistica.
Filippo e Tatiana Rizzante, rispettivamente Cto e Ceo di Reply. Sopra: la sede del nuovo laboratorio a Torino
Se c’è una parola che può riassumere l’ampio spettro di sviluppi e interessi dell’attuale Reply, possiamo individuarla in automazione: “Oggi chi gestisce e mantiene le applicazioni è in numero superiore a chi sviluppa”, ha osservato Filippo Rizzante, Cto del gruppo. “Everything-as-a-code è l’attuale paradigma e la carenza di skill nello sviluppo non farà che accrescere la domanda di automazione”. Questa evoluzione può essere accelerata dal massiccio impiego di strumenti di machine learning e intelligenza artificiale, per fare in modo che i sistemi possano sempre più riconoscere il linguaggio naturale e riconoscere le immagini.
Molteplici possono essere gli ambiti di applicazione di questi sviluppi e fra questi si possono citare i veicoli autonomi o software-defined, l’automazione degli ambienti di produzione e la robotica in generale: “Noi fra le altre cose, stiamo lavorando per creare una piattaforma di mobile robotics, che andrà on top a Microsoft Azure”, ha raccontato Rizzante.
In prospettiva, molta attesa viene riposta sul quantum computing, che Reply colloca alla fine del decennio come possibile nuovo paradigma tecnologico diffuso: “Gli algoritmi quantici, però, possono essere utilizzati già oggi per creare strumenti di intelligenza artificiale ancora più performanti, in combinazione con piattaforme Hpc”, ha evidenziato ancora Rizzante. “Abbiamo raggiunto di recente un risultato importante vincendo una gara di Airbus con lo sviluppo di un algoritmo, realizzato con il metodo Quantum Annealing, che permette a un vettore aereo di identificare la disposizione e la capacità ottimale dei carichi di un velivolo, tenendo conto di diversi vincoli di fisica del volo, tra cui il peso massimo e il centro di gravità di un aeromobile”.
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