Beats ha denunciato
un'azienda cinese che clona i suoi prodotti e li rivende negli Stati Uniti,
dove si stima che abbia un giro d'affari di 135 miliardi di dollari. La
richiesta di risarcimento non è nota, ma le fonti riferiscono che i legali
abbiano chiesto il blocco delle importazioni e delle vendite su suolo
statunitense a un tribunale dell'Illinois.
Originali o contraffatte?
A quanto si apprende il plagio prosegue da tempo, con un
metodo di contraffazione ormai fin troppo noto: cuffie, auricolari e
altoparlanti falsi hanno un aspetto praticamente identico agli originali, da
cui discostano per il marchio ("d" invece che "b") e per la
qualità costruttiva, che secondo Music
Times sarebbe scadente. Un po' come avviene con le borse e i vestiti
griffati per intenderci.
Beats ha già tentato in passato di dare un taglio al
fenomeno, con varie denunce ai danni dei negozi che avevano a listino il
materiale clonato, ma senza riuscire a ottenere risultati concreti. Adesso che
Apple è la proprietaria però la musica potrebbe cambiare. Difficile dire quanto
tempo ci vorrà per fermare il plagio, quel che è certo è che ci sono le risorse
e le motivazioni necessarie per andare avanti a oltranza.