26/05/2016 di Redazione

Big Data analytics: aziende e governi pronti a spendere di più

Secondo le stime di Idc, il giro d’affari di questo mercato passerà dai 122 miliardi di dollari dello scorso anno ai 187 miliardi previsti per il 2019. In pole position industria manifatturiera, banche, settore pubblico, servizi professionali, telco e ret

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Trasformare grandi, grandissimi volumi di dati da materia inerte in indicazioni strategiche e fonte di guadagano è la missione dei Big Data analytics. Sempre più aziende, di diversi settori e a diverse latitudini, ne approfitteranno: secondo Idc, nel mondo il giro d’affari di questo mercato crescerà del 50% nell’arco di quattro anni, passando dai 122 miliardi di dollari dello scorso anno ai 187 miliardi previsti per il 2019. I numeri coprono diverse categorie di prodotto, ovvero – in ordine di peso economico decrescente – i servizi, il software e l’hardware di soluzioni di analytics applicati ai Big Data.

A detta di Idc (nel suo Worldwide Semiannual Big Data and Analytics Spending Guide), il giro d’affari della prima categoria corrisponderà a più del 50% di quello totale, con la parte del leone assegnata agli It Services e la restante ai Business Services. Dalle vendite di software, invece, si ricaveranno nel 2019 circa 55 miliardi di dollari, metà dei quali per prodotti che interpretano i comportamenti e gli acquisti dell’utente finale e da strumenti di gestione del data warehousing. La spesa per i prodotti hardware di Big Data analytics, infine, arriverà a 28 miliardi di dollari.

Sul perché della crescita di questi numeri, l’analista Dan Vesset, group vice president of analytics and information management di Idc, ha spiegato che “le organizzazioni che sapranno trarre vantaggio dalla nuova generazione di soluzioni di analytics potranno fare leva sulla trasformazione digitale per adattarsi ad alcuni cambiamenti dirompenti e per competere sulla base della differenziazione nei rispettivi mercati”. Chi sfrutterà gli analytics, ha rimarcato Vesset, non si limiterà a rendere più automatici alcuni processi bensì “tratterà i dati e le informazioni come un qualsiasi altro asset di valore”.

I big spender
Un valore per chi? Sostanzialmente, per qualsiasi settore di business, anche se (oggi come i prossimi anni) la distribuzione degli investimenti si concentra e concentrerà soprattutto in alcuni. L’industria manifatturiera e le banche saranno i due top spender, rispettivamente con 39,2 miliardi di dollari (di cui 22,8 miliardi dalla manifattura discreta e 16,4 miliardi dalla manifattura di processo) e 22,1 miliardi di spesa prevista nel 2019.

Supereranno la soglia dei 10 miliardi di dollari anche il settore pubblico, i servizi professionali, le telecomunicazioni e il retail. Quanto alla dimensione d’impresa, a investire saranno soprattutto quelle grandi: a detta di Idc, le aziende con più di cinquecento dipendenti spenderanno 140 miliardi di dollari sui 187 miliardi del giro d’affari totale dei Big Data analytics.

 

 

Nessuno, comunque, è escluso dai giochi. “Non si può dubitare del fatto che i Big Data e gli analytics avranno un notevole impatto su qualsiasi settore”, ha commentato l’analista di Idc Jessica Goepfert. Queste tecnologie, infatti, incarnano una promessa che intercetta necessità diffuse, trasversali all’ambito industriale o alla dimensione d’impresa, ovvero la pressione sul miglioramento dei margini e delle performance. Allo stesso tempo, permettono di rafforzare il rapporto delle aziende con i loro clienti e potenziali clienti.

 

La mappa degli investimenti
Nella previsione di Idc, dagli Stati Uniti nel 2019 giungerà più di metà della spesa in tecnologie e servizi per l’analisi dei Big Data, ovvero 98 miliardi di dollari. Il secondo mercato in ordine di importanza sarà l’Europa Occidentale, cui seguiranno la regione Asia Pacifico (escludendo dal conteggio degli investimenti il Giappone) e l’America Latina. Partendo da numeri più piccoli, l’Africa e il Medio Oriente mostreranno invece l’accelerata più rapida.

 

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