20/12/2016 di Redazione

Blackberry a guida autonoma: aperto centro di ricerca in Canada

Dopo aver abbandonato la produzione di cellulari, l’azienda prova a far crescere il sistema operativo Qnx per le driverless car. Rafforzata la collaborazione con Ford e in arrivo altre partnership con nuove case automobilistiche.

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Il mercato delle soluzioni per la guida autonoma si sta affollando sempre di più. C’è però chi è molto avanti e sta facendo pratica su strada, come Google, e chi è appena arrivato. È il caso di Blackberry: l’azienda canadese, abbandonata ormai in modo definitivo la produzione di cellulari (ceduta completamente ai cinesi di Tcl), ha deciso di lanciarsi nel settore automotive, aprendo un centro di ricerca sulle driverless car. La struttura, inaugurata alla presenza del primo ministro del Canada, Justin Trudeau, potrebbe servire per ampliare le potenzialità di Qnx, il sistema operativo su microkernel per soluzioni embedded per cui Blackberry ha creato una divisione specifica. Il condizionale è d’obbligo, perché l’azienda ha tenuto le labbra cucite e non ha rivelato dettagli particolari.

Qnx sta riscuotendo un certo successo tra le case automobilistiche, che lo stanno scegliendo soprattutto per i propri sistemi di infotainment. Ad oggi il software è operativo in circa sessanta milioni di veicoli ed è lampante il caso di Ford, che nel 2015 l’ha scelto per la terza generazione della propria piattaforma Sync e che ora sta cercando di sviluppare nuove soluzioni proprio con Blackberry.

La casa della mora, non avendo però la disponibilità economica dei colossi della Silicon Valley, ha cercato di posizionare Qnx in una nicchia ben specifica del mercato e lo ha proposto, ha scritto Reuters, come “compagno fidato”.  Non è quindi il cuore dei sistemi di guida autonoma, ma va visto piuttosto come “l’infrastruttura che permette di progettare algoritmi di alto livello e di acquisire dati dai sensori in modo affidabile”, ha spiegato all’agenzia Sebastian Fischmeister, professore associato dell’Università di Waterloo che sta lavorando al progetto Qnx dal 2009.

 

 

Il vendor dovrebbe iniziare nelle prossime settimane a testare su pista (in Ontario) le nuove funzionalità di guida autonoma e dovrebbe lavorare fianco a fianco con Ford, con cui ha siglato un nuovo accordo, per portare entro il 2021 dei veicoli per il ridesharing in grado muoversi senza autista. Ma la partnership con il colosso di Detroit non sarà l’unica, in quanto Blackberry avrebbe già degli accordi pronti con almeno un’altra coppia di case automobilistiche.

È l’alba di una nuova era per l’azienda canadese? Può darsi. “Se riusciranno a dimostrare di avere a disposizione un pacchetto completo e la sicurezza necessaria, potranno dominare il mercato”, ha sottolineato a Reuters Sam Fiorani, analista di Auto Forecast Solutions. D’altronde, per sopravvivere, è obbligatorio reinventarsi. Dopo tanto penare, Blackberry potrebbe aver trovato la strada giusta. In tutti i sensi.

 

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