Due degli elementi più importanti nelle strategie di sicurezza aziendale, il firewall e le soluzioni di gestione delle minacce di tipo Unified Threat Management (Utm) mettono Check Point sul podio. Almeno stando a una variabile facilmente misurabile, quella del fatturato, il vendor è risultato il primo fra i concorrenti nella classifica stilata da Idc, relative alle appliance che combinano questi due elementi (Idc Worldwide Quarterly Security Appliance Tracker Q3 2012).
Check Point 61000 Security System
L’analisi, riferita al terzo trimestre del 2012, pone appunto Check Point nella posizione di
leader nel mercato delle appliance che combinano firewall e Utm, sia negli Stati Uniti sia in Europa occidentale, e nelle fasce di prezzo dai 25mila ai 50mila dollari e dai 50mila ai 100mila dollari.
“Registriamo con orgoglio e soddisfazione il secondo trimestre consecutivo che ci vede riconosciuti come leader in questo mercato”, ha commentato
Amnon Bar-Lev, presidente di Check Point. “La nostra crescita continua riflette l’elevata qualità delle nostre soluzioni di sicurezza, l’eccezionale rete di partner su cui possiamo contare e la nostra capacità di operare con grande efficienza”.
Presente nella rosa dei principali vendor nel mercato dei firewall da 18 anni, Check Point è entrata nel settore delle appliance di sicurezza nel 2006, per poi far crescere progressivamente il proprio giro d’affari legato all’hardware. Anche tramite acquisizioni, come quella delle attività security appliance di Nokia, siglata nel 2009.
Attualmente, le appliance di sicurezza Check Point comprendono sette modelli differenti, partendo dal 2200 per arrivare fino all’appliance 61000, il firewall più veloce attualmente esistente. Tutti sono pensati per ottimizzare la Software Blade Architecture di Check Point e per supportare la visione aziendale di una “3D Security”, cioè una sicurezza a tre dimensioni, capace di combinare persone, policy ed esecuzione.