Chip, la Francia mette 2,9 miliardi di euro per potenziare la produzione
STMicroelectronics e GlobalFoundries hanno ottenuto un sostanzioso finanziamento statale per la futura fabbrica di Crolles.
Pubblicato il 05 giugno 2023 da Redazione

I semiconduttori sono una pedina fondamentale nello scacchiere dell’economia mondiale e anche su quello degli equilibri geopolitici. E la Francia vuol essere tra i vincitori. Il ministro dell'Economia e delle Finanze transalpino, Bruno Le Maire, ha annunciato che il proprio governo fornirà 2,9 miliardi di euro di finanziamenti a STMicroelectronics e a GlobalFoundries per aiutarli a realizzare un nuovo impianto produttivo a Crolles, località nei pressi di Grenoble.
I fondi statali copriranno in parte l’investimento di 7,5 miliardi di euro necessario per la realizzazione della fabbrica. I 2,9 miliardi destinati a STMicroelectronics e a GlobalFoundries sono parte di un più ampio pacchetto di aiuti statali da 5,5 miliardi di euro che il governo francese ha pianificato da qui al 2030 per il settore dei semiconduttori.
STMicroelectronics e GlobalFoundries hanno ottenuto a fine aprile l’approvazione dell’Unione Europea per l’impianto di Crolles. La fabbrica sarà operativa entro il 2026 e raggiungerà, a regime, una capacità produttiva annua di 620mila wafer realizzati con processo a 18 nanometri. L'ambito è quello dell'FD-SOI, acronimo di Fully Depleted Silicon On Insulator, una tecnologia di processo che permette di ottenere transistor planari, dotati di particolare efficienza energetica.
“Rafforzeremo ulteriormente l’ecosistema Europeo e francese dell’FD-SOI”, ha dichiarato Jean-Marc Chery, presidente e Ceo di STMicroelectronics, “creando per i nostri clienti europei e mondiali una maggiore capacità in tecnologie evolute e complesse per mercati finali strategici come l’automotive, l’industria, l’IOT e le infrastrutture di telecomunicazione”.
Da sinistra: Thomas Caulfield, presidente e Ceo di GlobalFoundries; Bruno Le Maire, ministro dell’Economia e delle finanze; Jean-Marc Chery, presidente e Ceo di STMicroelectronics
Sebbene la domanda di processori, memorie e altri componenti al silicio sia calata rispetto all’immediato scenario post-pandemia, i semiconduttori sono e saranno il più importante pilastro del cloud computing, oltre che dell’intelligenza artificiale.
Attualmente viene prodotto in Unione Europea solo il 10% della fornitura mondiale di semiconduttori, ma le istituzioni Ue, con il Chips Act, vogliono portare questa quota al 20% entro la fine del decennio, per poter così ridurre la propria dipendendenza dalle fonderie collocate in Asia o negli Stati Uniti.
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