Pubblicato il 23 febbraio 2022 da Redazione
Chrome Lite sta per andare in pensione: così ha deciso Google, spiegando che della modalità di risparmio dati all’interno del browser oggi non c’è più bisogno. In tempi di piani tariffari molto più generosi di GB inclusi su base mensile e di maggiore disponibilità di reti Wi-Fi, una funzione come questa è un po’ anacronistica o almeno non più necessaria (sebbene in particolari circostanze possa comunque tornare utile). Ma a fare la differenza, oggi rispetto al passato recente, è soprattutto la maggiore disponibilità di connessioni a banda larga.
Google aveva introdotto la modalità Lite (battezzata, all’epoca, come Chrome Data Saver) nel 2014, invitando gli utenti ad attivarla per “consumare” meno dati ma anche per consentire un più rapido caricamento delle pagine in caso di connessioni lente. Su un piccolo schermo la user experience non cambia sostanzialmente, tranne che per eseguire azioni come il collegamento a una Intranet o l’esecuzione di servizi premium o il rilevamento della geolocalizzazione.
I dettagli poco importano, in ogni caso, ora che Google ha dato il suo (laconico) arrivederci a questa funzione, così motivando: “Negli ultimi anni c’è stata una diminuzione del costo dei dati mobili in molti Paesi e abbiamo introdotto molti miglioramenti all’interno di Chrome per minimizzare ulteriormente l’uso dei dati e migliorare il caricamento delle pagine Web. Benché la modalità Lite se ne stia andando, continuiamo a impegnarci per assicurare che Chrome consenta una veloce esperienza di caricamento delle pagine sui dispositivi mobili”. Con il rilascio di Chrome M100 il prossimo 29 marzo, la funzione Lite scomparirà anche dalle versioni precedenti del browser già in uso.
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