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Cloud e reti definite dal software guidano l’innovazione

Le capacità di trasformazione digitale nelle aziende dipendono dal cloud, ma anche dall’automazione delle reti. Il punto di vista di Kyndryl.

Pubblicato il 29 novembre 2022 da Valentina Bernocco

Cloud computing e reti sono per le aziende due ambiti di trasformazione tra i più dinamici. A che punto siamo, in uno scenario in continua evoluzione? Lo abbiamo chiesto a Kyndryl, società nata a novembre del 2021 da una costola di Ibm e focalizzata sui servizi IT infrastrutturali, e in particolare a Isabella Scisciò, network & edge practice leader della filiale italiana dell’azienda.

Ci fa un primo bilancio della vostra attività in Italia?

Kyndryl si è posta sul mercato con una missione precisa: disegnare, costruire, modernizzare e gestire le infrastrutture tecnologiche che sono alla base dell’economia digitale. A distanza di un anno, abbiamo vissuto una crescita significativa: la filiale italiana è infatti passata da 1.450 a oltre 2.000 dipendenti e, con più di 200 clienti nei principali settori industriali, ci attestiamo come il leader nell’ambito dei servizi infrastrutturali.

La nostra libertà di azione ci ha permesso inoltre di focalizzare i nostri investimenti, con l’obiettivo di essere molto più allineati alle esigenze dei nostri clienti. Il 2022 ha visto infatti il consolidamento delle sei practice globali e lo sviluppo di un ampio ecosistema di partner, con la conseguente espansione di competenze attraverso un importante programma di certificazioni sulle tecnologie più richieste. A tutto questo si aggiunge la costruzione di nuovi asset e capacità locali per rendere più efficace ed efficiente il modo in cui lavoriamo.

Nel prossimo futuro il cloud sarà ancora un motore di trasformazione nelle aziende?

La complessità della trasformazione digitale porta a un’evoluzione continua in termini di soluzioni e servizi: la tecnologia – basata tra le altre cose su cloud, intelligenza artificiale, sicurezza, reti – abilita un ecosistema di soluzioni integrate che portano vero valore alle aziende. Il cloud continuerà ad avere una presenza stabile nel percorso di digitalizzazione delle aziende, ma la tecnologia è in continuo cambiamento e possiamo aspettarci sviluppi più ampi. Un’area di importante focalizzazione è l’automazione, su cui c’è una spinta incessante per ottimizzare il delivery attraverso un’efficienza di tipo predittivo.

Stiamo infatti trasformando il modo in cui eroghiamo i servizi tecnologici grazie alla creazione di un sistema in costante apprendimento basato su automazione intelligente, nuovi modi di lavorare e crescita continua delle competenze: quello che in Kyndryl definiamo Advanced Delivery.

 

 


Isabella Scisciò, network & edge practice leader di Kyndryl Italia

 

Le reti sono una tra le vostre specialità. Quali punti deboli e quali sfide da superare in quest’area?

La rete è la piattaforma alla base del successo nell’era digitale: tuttavia, molte aziende si trovano a dover gestire un mix di strumenti (hardware, software e fornitori di rete legacy) che ne ostacolano l’aggiornamento. Se l’adozione su larga scala del cloud ha reso le aziende più agili, dando la possibilità di aggiungere o rimuovere risorse di computing e storage secondo le necessità, il passaggio al cloud comporta anche una serie di oneri: ad esempio, i principali hyperscaler forniscono servizi cloud e di rete su larga scala, ma ciascuno ha set di funzionalità diversi.

Questo si traduce in un ambiente complesso da gestire, che rende difficile lo spostamento dei carichi di lavoro critici in un cloud ibrido e multicloud integrato. Un mosaico di reti legacy e architetture Software Defined Network (Sdn) – che collegano Lan, Wan e data center aziendali, nonché cloud ibridi e multicloud – richiede che la rete si trasformi e venga gestita attraverso il Network Automation. Inoltre, le aziende devono fare i conti con la sicurezza: a tal fine, Kyndryl propone il Secure Access Service Edge, che riduce i costi e limita le esposizioni ad attacchi esterni.

Quale opportunità le aziende ancora non hanno ben colto?

Spesso le aziende si scoraggiano di fronte alla gestione di ambienti complessi: per questo le supportiamo lungo il percorso di trasformazione digitale, spiegando loro come abbracciare una mentalità di governance tecnologica, investire in capacità latente ed estendere l’uso di tecnologie Sdn e virtualizzazione per controllare le funzionalità di rete. È importante poi che sappiano prendere in considerazione l’utilizzo del cloud privato e dell’infrastruttura “as a service", collaborando con partner dalla comprovata esperienza.

Kyndryl vanta molteplici esperienze nell’ambito della trasformazione delle reti, fornendo soluzioni che tengano conto del modello evolutivo dei clienti: in ambito energy & utilities, per esempio, la realizzazione di una Software Design Network ha permesso di ridurre i rischi legati all’implementazione e facilitato la scalabilità, grazie a strumenti di automation, riducendo gli errori. O ancora, l’implementazione di una rete Software Defined Wan ha migliorato l’affidabilità e flessibilità di rete di un cliente nel settore digitale, integrando le connessioni tra le diverse sedi aziendali.

 

Tag: data center, infrastruttura, Sase, Kyndryl, software-defined

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