10/07/2019 di Redazione

Con Aurora Serverless il database relazionale fa tutto da solo

Debutta su Aws una configurazione “flessibile” del motore di database in cloud compatibile con MySql. Si può passare in automatico da 10 GB a 64 TB di capacità in base alle esigenze dell'applicazione, mentre la gestione è ridotta al minimo.

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Tra i servizi cloud di Amazon Web Services, il database Aurora può essere considerato uno dei successi della società di Seattle, essendosi affermato sul mercato al punto da guadagnarsi la collocazione nel quadrante dei “leader” di uno dei tanti Magic Quadrant di Gartner, quello dedicato ai Database Management System. Aurora è, infatti, un motore di database relazionale basato su storage distribuito e fruibile tramite cloud, compatibile con MySQL in una delle sue versioni e con PostgreSQL nell’altra (DynamoDB è, invece, il motore per database NoSQL di Aws).

 

Con il nome Amazon Aurora Serverless oggi debutta una nuova configurazione del motore di database, in cui quest’ultimo può gestire in autonomia e in automatico una serie di azioni: può avviarsi e chiudersi da solo, nonché dimensionare la capacità in base alle esigenze dell’applicazione senza che all’utente sia richiesto alcun intervento. Come sintetizzato da Amazon, “consente di eseguire un database relazionale nel cloud senza dover gestire istanze database”, ed è quindi un’alternativa a costo ridotto, semplice da usare e adatta a carichi di lavoro poco frequenti, intermittenti o imprevedibili, in cui dunque sia richiesta particolare scalabilità e non serva mantenere (e pagare) una capacità abbondante e fissa.

 

 

Come si usa Aurora Serverless? Basta “creare un endpoint del database, specificare l’eventuale intervallo di capacità desiderato e connettere le applicazioni”, spiega Amazon. Il costo dipende dal tempo effettivo di utilizzo della capacità a database attivo, ed è calcolato con precisione: al secondo. Altro aspetto da sottolineare è la flessibilità d’uso: attraverso la console di gestione (Rds) con pochi comandi si può passare da  configurazioni standard a serverless di Aurora. Questa transizione fila liscia dal momento che le due configurazioni gestiscono lo storage allo stesso modo, cioè in modo indipendente dalle risorse di calcolo impegnate dal database e senza necessità di provisioning preventivo.

 

La capacità di storage minima, di 10 GB, viene aumentata in automatico per gradi (con incrementi di 10 GB) potendo arrivare fino a un massimo di 64 TB. Le variazioni di dimensionamento, assicura Amazon, non hanno impatti sulle prestazioni del database. Quella presentata oggi è la versione compatibile con PostgreSql di Aurora Serverless, disponibile per il momento solo in alcune aree degli Stati Uniti, a Tokyo e in Irlanda. 

 

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