Con FlashBlade//E, Pure Storage si occupa dei dati non strutturati
La nuova gamma estende l’utilizzo della tecnologia all-Flash a un ambito fin qui non coperto. La promessa è di rivaleggiare con i classici dischi rotativi in termini di costo iniziale, per poi far valere i vantaggi economici sul piano operativo.
Pubblicato il 09 marzo 2023 da Roberto Bonino

Lo storage all-Flash si sposta verso i dati non strutturati. Il paladino della categoria, Pure Storage, ci arriva con la nuova gamma FlashBlade//E, appena annunciata e disponibile da aprile.
Come sappiamo, il vendor è conosciuto principalmente per i dispositivi Full Flash Nvme FlashArray, in logica a blocchi e principalmente orientata alle prestazioni. Nel portafoglio d’offerta, però, è compresa anche la gamma FlashBlade, più dedicata al file & object storage e focalizzata su capacità e flessibilità.
Proprio in quest’ultima famiglia si inserisce la più recente novità, caratterizzata dal suffisso //E, dove la lettera sottende il concetto di efficienza e vuole concretizzare la visione di uno storage Flash capacitivo, ma anche economico rispetto ai dischi tradizionali. Indirizzandosi ai pressanti bisogni di archiviazione di dati non strutturati, la gamma offre una capacità di 4 Pb e cresce in modo incrementale di 2 Pb, con l’aggiunta di chassis Ex.
Pure Storage sottolinea, in modo particolare, il costo di acquisizione stimato a meno di 0,20 dollari per Gb, con tre anni di manutenzione inclusi: “Parliamo di un Tco inferiore del 40% rispetto a prodotti rotativi equivalenti nell’arco di sei anni”, rileva Umberto Galtarossa, team leader & Channel Technical Sales per il Nord e Sud Europa. “Va considerato che nel mondo dei dati non strutturati, in forte crescita di questi tempi, per ora dominano le tecnologie tradizionali, che però non riescono a crescere troppo in termini di densità, quindi comportano la continua aggiunta di rack. Con la scelta all-Flash si guadagna spazio, si riducono i consumi e i costi sono comparabili fin dall’inizio, per diventare molto inferiori sul medio termine”. A questo va aggiunto il risparmio energetico, visto che FlashBlade //E dovrebbe consumare fino a cinque volte meno rispetto alle soluzioni che è destinato a rimpiazzare.
Umberto Galtarossa, team leader & Channel Technical Sales Nord e Sud Europa di Pure Storage
Anche la nuova gamma viene gestita, come tutte le altre, dal software Purity e sarà disponibile attraverso il modello pay-per-use con sottoscrizione del servizio Evergreen//One Storage as a Service.
Secondo Galtarossa, si parlerà sempre più di storage di capacità nei mesi a venire: “Nei prossimi due anni, il nostro livello di competitività con i dischi classici raggiungerà una nuova dimensione. Già oggi rilasciamo supporti singoli da 24 e 48 Tb, ma l’ambizione è di arrivare entro il 2026 a 300 Tb”. In sostanza, se oggi uno chassis può integrare 40 dischi da 48Tb, per un totale di 2 Pb (nella gamma //E diventano 4 per la compresenza di due chassis), in futuro arriveremo a prodotti con chassis da 12 Pb. Naturalmente, per raggiungere queste capacità occorreranno chip di memoria molto più densi. Anche qui, però, se oggi i costruttori rilasciano chip fra i 112 e i 160 strati, Pure Storage punta a progredire fino a raggiungere i 400-500 strati.
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