Controllare gli ambienti IT complessi è un’impresa possibile
La strategia vincente per gestire gli ambienti informatici molto estesi prevede una vista unificata e strumenti di monitoraggio continuo del buon funzionamento dell’infrastruttura e degli Sla.
Pubblicato il 04 gennaio 2021 da Redazione

Gestire ambienti informatici molto estesi e complessi, come quelli delle grandi aziende, è tutt’altro che facile. Per poter tenere sotto controllo la situazione, per accorgersi dei problemi tempestivamente (o ancor meglio, prima che si verifichino) e per non scendere al di sotto dei livelli di servizio previsti dagli Sla è necessario, innanzitutto, garantirsi una “vista unificata”: un’espressione molto cara ai vendor di tecnologia, ma che cosa significa esattamente? E come possiamo ottenerla? Ce lo spiega Chiara Ornigotti, senior sales manager Southern Europa di Paessler AG.
Chiara Ornigotti, senior sales manager Southern Europa di Paessler AG
Una delle sfide più significative nel monitoraggio dell’enterprise IT, che definiamo come ambienti con oltre mille dispositivi, è ottenere una vista unificata. In questi ambienti quasi certamente ci sono dei server dedicati al monitoraggio che raccolgono dati da diverse parti dell’infrastruttura, e ciò può portare alla creazione di ogni genere di problema: dal “rumore di fondo” determinato dall'elevata quantità di allarmi, alla presenza di molteplici strumenti di monitoraggio. Quando ciò avviene diventa impossibile valutare lo stato di salute dell’intera infrastruttura a colpo d’occhio. Come fare per raccogliere in un’unica vista centralizzata i dati provenienti da una miriade di dispositivi in luoghi diversi?
La risposta è semplice: serve una dashboard con una panoramica dell’infrastruttura, in modo da poter capire immediatamente se c’è un problema, anche potenziale, e quali ne possono essere le cause. Ma arrivarci non è così semplice. Vediamo quali sono gli aspetti fondamentali da considerare quando si crea una panoramica di monitoraggio centralizzata. È possibile gestire tutto da un’unica posizione, nel qual caso avrebbe senso una dashboard centrale che fornisca una panoramica globale. Oppure, i diversi siti potrebbero essere amministrati separatamente, ciascuno con le proprie dashboard. Ma anche in questo caso potremmo desiderare di avere una dashboard di alto livello che fornisca un’unica panoramica di tutte le location.
Una panoramica sui servizi di business
Una vista centralizzata dovrebbe essere di altissimo livello: che cosa significa? Anche in questo caso, tutto dipende da come è stata segmentata la rete, ma un buon metodo consiste nel mettere in relazione i componenti dell’infrastruttura con i servizi di business. Ad esempio, il servizio email aziendale, il sistema di gestione delle licenze o i processi di build del software sono tutti servizi IT forniti da diversi elementi di hardware e connettività, collegati tra loro. Una volta definiti i servizi si procede a mappare le parti corrispondenti dell’infrastruttura. Per il servizio email, ad esempio, il mail server, gli storage server e la connessione Internet sono i componenti della rete e le infrastrutture che vanno mappate al servizio di business “servizio email”. Sulla dashboard centralizzata quello che si vedrà è lo stato di salute del servizio email.
In caso di problemi minori (come ad esempio un mail server ridondante che mostra problemi di performance) il servizio di posta elettronica non è a rischio, in quanto ci sono altri mail server di failover. Viene quindi inviata una notifica a un membro del team, ma non è necessario allertare l’intero team e sulla dashboard centralizzata il servizio è sempre segnalato in verde. Se invece si verifica un problema critico (per esempio un crash dello switch attraverso il quale transitano tutti i messaggi), allora la dashboard invia un allarme a tutto il team e sulla dashboard centralizzata il servizio email diventa rosso. A questo punto è possibile analizzare in profondità tutti i componenti per vedere quale componente dell’infrastruttura sta causando il problema.
Monitoraggio degli Sla e reporting
Organizzare l’infrastruttura come servizi di business rende più semplice non solo avere una panoramica, ma anche gestire i Service Level Agreement (Sla). Le grandi imprese spesso ne hanno molti: Sla interni per garantire che i team IT soddisfino certi requisiti, oppure Sla esterni, rivolti al cliente nelle aziende che forniscono servizi a stakeholder esterni.
Ad esempio, si può avere un accordo di uptime per un certo servizio e in questo caso è necessario controllare costantemente la connessione a quel servizio e lanciare un allarme quando questo non è disponibile. Oppure si può avere un accordo in base al quale deve esserci disponibilità di una certa quantità di banda e allora bisogna misurarne in continuazione la disponibilità e lanciare un allarme se il valore si abbassa troppo. Strutturando i servizi di business in base agli Sla che è necessario tracciare, otterremo una panoramica migliore dello stato dei servizi offerti e, in caso di problemi, avremo la possibilità di andare in profondità per scoprire l’origine del problema e risolverlo prima che i Service Level Agreement siano violati.
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