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Creare applicazioni è facile con l’open-source di Aws SaaS Boost

Amazon ha reso disponibile per tutti su GitHub la propria soluzione per sviluppatori, che velocizza la creazione di applicazioni cloud.

Pubblicato il 13 maggio 2021 da Redazione

Trasformare un software on-premise in un’applicazione Software-as-a-Service (SaaS), più snella e compatibile con ambienti cloud multi-tenant: da oggi è possibile farlo usando Aws SaaS Boost, un nuovo strumento open-source annunciato da Amazon. Nuovo relativamente, perché l’azienda di Seattle lo aveva già presentato l’anno scorso durante la conferenza “re:Invent 2020”, mantenendolo però fino a ieri in versione anteprima. Ora, invece, Aws SaaS Boost passa alla disponibilità generale, distribuito attraverso il portale open-source GitHub e sotto licenza Apache 2.0.

 

Come descritto da Adrian De Luca, responsabile Worldwide Partner Solution Architecture for Strategic Development di Aws, il nuovo software può essere pensato come una “stazione di lancio nello spazio” per le applicazioni aziendali, equipaggiata di tutti gli strumenti che consentono di mandarle rapidamente in orbita. “Il SaaS”, ha spiegato il manager, “alleggerisce in modo significativo gli sforzi di sviluppo accelerando la trasformazione delle applicazioni in SaaS e sgravando gli sviluppatori così che possano focalizzarsi sulle funzionalità che distinguono il loro prodotto”.

 

Fuor di metafora, Aws SaaS Boost fornisce una serie di strumenti chiedendo agli sviluppatori software un piccolo lavoro di configurazione dell’ambiente. Per le funzioni più utilizzate all’interno delle applicazioni (come l’isolamento tenant, la partizione dei dati, il monitoraggio, il metering, il billing), Amazon ha definito alcuni pattern architetturali. Inoltre, per migliorare la sicurezza delle applicazioni, in SaaS Boost sono stati integrati alcuni servizi di Aws, come Aws CloudFormation, Aws Identity and Access Management (IAM), Amazon Route 53, Elastic Load Balancing, Aws Lambda e Amazon Elastic Container Service (Amazon ECS).

 

A detta di Amazon, nel suo anno di vita come anteprima  SaaS Boost ha ricevuto l’attenzione di centinaia di sviluppatori, che hanno contribuito a migliorarla, e nel tempo questo lavoro andrà avanti proprio grazie al fatto che si tratta di un software open-source, a cui tutti possono dare il loro apporto. L’obiettivo di Aws è quello di ottenere “un software di ottima qualità, sulla base di anni di esperienza nella mani del maggior numero possibile di sviluppatori e aziende”, ha spiegato De Luca. Per poter contribuire al progetto, Amazon invita gli interessati a seguire alcune linee guida.

 

 

 

 
Tag: software as a service, cloud, amazon, applicazioni, sviluppo, sviluppatori, aws, saas

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