Dal covid-19 al cloud, dai dati all’AI: così stiamo cambiando
L’impatto della pandemia sulle nostre abitudini di consumo tecnologico e nuove frontiere di innovazione influenzeranno il 2021. Ce ne parla Ovhcloud.
Pubblicato il 25 gennaio 2021 da Redazione

Dell’impatto del covid-19 sullo smart working, sulle abitudini di consumo digitale e più in generale sul nostro stile di vita si è detto molto. Ma gli effetti a lungo termine della pandemia ancora devono dispiegarsi in tutta la loro portata. John Gazal, vicepresidente per Sud Europa e Brasile di Ovhcloud, traccia alcune previsioni per il 2021 sulla domanda di servizi cloud, sulla gestione dei dati e sulle tecnologie emergenti.
L'impatto del covid-19 sul mondo del lavoro ha spinto le aziende a un rapido adattamento a operare virtualmente, con tutte le conseguenze che ciò ha comportato. In questo contesto, i fornitori di servizi cloud hanno svolto un ruolo indispensabile, aiutando diverse imprese ad affrontare le sfide create dalla crisi sanitaria: il cloud computing ha avuto un compito fondamentale nel consentire alle organizzazioni di ogni tipo di offrire i propri prodotti e servizi a clienti e partner, garantendo al contempo le migliori condizioni di lavoro per i dipendenti.
Tutto ciò ha portato a un aumento del giro d’affari globale del mercato cloud, che nel 2020 è pari a circa 29 miliardi di dollari. E la tendenza non accenna a diminuire, poiché si stima che nel 2021 le aziende continueranno ad ammodernare le loro infrastrutture IT per continuare a gestire l'incremento del traffico ed essere più efficienti e produttive, nonostante le mutate circostanze esterne. Pertanto, anche se come sempre non è semplice fare previsioni a medio-lungo termine, possiamo anticipare alcune tendenze per il 2021.
La sovranità sui dati per garantire l'innovazione
La localizzazione dei dati e la sovranità su di essi sono un fattore strategico fondamentale, poiché vi è una crescente domanda di un cloud europeo, affidabile e sovrano. Sempre più aziende si chiedono dove siano localizzati i loro dati e sotto quale giurisdizione. Il Dna europeo è caratterizzato da una forte attenzione alla protezione dei dati e ai diritti individuali. Il Gdpr, l’invalidazione dello scudo Ue-Usa per la privacy e l'iniziativa GAIA-X, ad esempio, sono segnali forti del fatto che in Europa vogliamo avere un ecosistema IT aperto, in cui controlliamo la localizzazione dei dati ma anche la loro portabilità e interoperabilità. A livello europeo c'è una forte spinta verso l'innovazione locale, per evitare di dipendere da attori esterni per i dati più sensibili.
Una crescente bisogno di archiviazione
Secondo le previsioni di Idc, l'utilizzo dei dati in tutto il mondo raggiungerà i 175 zettabyte entro il 2025. L'archiviazione dei dati è diventata fondamentale per le aziende soprattutto per quanto riguarda gli aspetti fondamentali del business, i costi e i rischi correlati alla compliance. I dati sono stati paragonati a una miniera d'oro, poiché consentono alle organizzazioni di migliorare le operations con l'analisi predittiva, di creare nuovi servizi o prodotti a valore aggiunto, eccetera. Ed è per questo che le soluzioni di cloud storage standard, complete, convenienti e affidabili sono elementi chiave per l’adozione del cloud e per rispondere alle esigenze aziendali.
Intelligenza Artificiale e machine learning
Il flusso costante di dati rappresenta un enorme valore da cui estrarre informazioni strategiche grazie all’Intelligenza Artificiale e al machine learning. Nonostante gli importanti investimenti effettuati dalle aziende, è ancora molto difficile utilizzare questo valore, poiché le risorse di data science sono limitate e risulta spesso difficoltoso trovare le giuste competenze di data system engineering. Anche i costi possono facilmente sfuggire di mano e sono molto imprevedibili. Le aziende dovranno rivolgersi ai cloud provider che erogano un’offerta completa di soluzioni di AI potenti, facili da usare e che garantiscano il pieno controllo del budget.
Tecnologia all'avanguardia e ibrida
Nell’ambito del tema che ruota intorno alla sovranità sui dati, appare fondamentale per il settore cloud sviluppare un approccio multi-locale. La recente partnership tra Ovhcloud e l'operatore tedesco T-Systems è un esempio: Ovhcloud porta la propria infrastruttura e il proprio sviluppo tecnologico all'interno del data center di T-Systems. Questa alleanza risponde a varie questioni legali: prima di tutto assicura conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), ma è anche un modo per prevenire l'esposizione al Cloud Act americano.
Lo scenario IT in Italia
Per quanto riguarda il nostro Paese, la nostra esperienza diretta ci ha mostrato alcune tendenze che riteniamo si possano consolidare nel corso del nuovo anno. Così, ad esempio, abbiamo riscontrato un significativo impulso da quando abbiamo rilanciato il Partner Program e lo Startup Program nel 2020. Abbiamo tenuto le nostre prime sessioni di formazione della Partner Academy e il nostro elenco di partner italiani è tuttora molto attivo con ulteriori novità all’orizzonte. Questo dinamismo e queste eccellenti risposte ricevute ci rafforzano nel nostro obiettivo, che mira anche nel 2021 a concentrare l’attenzione sull'ecosistema italiano di partner e startup.
In merito alla sovranità sui dati, l’Italia si è dimostrata molto attiva ed è uno dei paesi dell'Ue più impegnati nell’iniziativa, con Confindustria in prima linea. Tutto ciò favorirà l’interesse verso soluzioni sviluppate localmente. Infine, c’è la questione della persistente richiesta di soluzioni sempre più avanzate e dedicate da parte di medie e grandi aziende italiane: per questo continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner tecnologici, come VMware, Intel ed Equinix, oltre che con i nostri partner commerciali e tecnici locali, così da migliorare le nostre soluzioni attraverso la continua innovazione dei prodotti.
SCENARI
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FOCUS
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