Ibm ripara i danni di Sandy: il devastante uragano di cui, nove mesi fa, abbiamo sentito parlare soprattutto in relazione alla East Coast statunitense, ma che ha provocato gravi danni anche in Giamaica, Cuba, Bahamas, Haiti e Repubblica Dominicana. Big Blue ha messo a disposizione una serie di tecnologie e di conoscenze – servizi di consulenza, strategie di disaster response per dare una risposta immediata alle esigenze di soccorso, ma anche per definire azioni di lungo periodo – per supportare l’Hurricane Sandy New Jersey Relief Fund, che si sta prendendo cura delle aree devastate.
"Grazie alla competenza e alla esperienza di Ibm, il Fondo è in grado di fornire assistenza alle famiglie e alle comunità del New Jersey in modo efficiente ed efficace," ha affermato il Governatore del New Jersey, Chris Christie. È questo soltanto uno degli ultimi progetti portati avanti da Ibm anche in altri ambiti per la creazione di uno “smarter planet”, in cui le tecnologie possano migliorare la qualità della vita e il rapporto con l’ecosistema su scala globale.
Tutte queste iniziative, incluso il contributo post-uragano, sono descritte dal Corporate Citizenship Report 2012, e Ibm ha certamente qualche numero da vantare. Lo scorso anno l’azienda ha il suo programma Services Grant assegnando oltre 350 sovvenzioni in tutto il mondo. Qualche esempio? In Italia, ha offerto gratuitamente i suoi servizi di SmartCloud agli imprenditori emiliani, lombardi e veneti colpiti dal terremoto, mentre ad Haiti i servizi nella nuvola hanno permesso ai medici operativi sul campo di accedere a un sistema condiviso di dati, opzioni terapeutiche e best practices.
In Corea un progetto simile a favore della Work Together Foundation sostiene l’obiettivo dell’organizzazione di migliorare le competenze dei membri della sua rete nell’ambito delle risorse umane e di social entrepreneurship. In Texas, SmartCloud for Social Business ha permesso all’organizzazione SER Jobs for Progress National di distribuire alle sue 22 affiliate servizi di Web conferencing, file sharing, networking e strumenti per la gestione collaborativa.
Nel corso del 2012, inoltre, Ibm ha esteso ad altre 30 città il suo programma Smarter Cities Challenge, che prevede per ciascun comune metropolitano selezionato l’erogazione di un fondo di 50 milioni di dollari per sviluppare progetti di urbanistica, connettività e aggiornamento tecnologico.
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, l’azienda ha contribuito fra 2005 e 2012 a una contribuzione del 15,7% nelle emissioni di anidride carbonica connessa all’energia, superando l’obiettivo fissato al 12”%. Fra l’altro, a 43 data center di Ibm ubicati in 19 paesi dell’Unione Europea è stato conferito lo status di “Participant” dal Data Center Energy Efficiency, un programma basato sul Codice di Condotta europeo per l’efficienza energetica nei centri di conservazione dei dati.