Pubblicato il 19 luglio 2022 da Redazione
La sfida di realizzare data center più sostenibili non coinvolge soltanto i grandi fornitori di cloud e le Web company come Amazon, Microsoft, Google e Facebook. Anche il mondo della ricerca universitaria ha spesso bisogno di importanti risorse di calcolo, per le quali un progresso verso una maggiore efficienza energetica significa riduzione dell’impatto ambientale. Ne è esempio la Keele University è uno dei più grandi campus universitari nel Regno Unito, costruito nel 1949 all’interno di una tenuta di 600 ettari e oggi frequentato da oltre diecimila studenti.
Negli ultimi sei anni l’ateneo ha investito più di 1,2 milioni di sterline per ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica e puntare all’obiettivo della neutralità energetica entro il 2030. Inoltre è molto attiva nel campo della ricerca sulle energie alternative: è stata la sede del primo esperimento britannico di miscelazione dell'idrogeno all’interno di una rete del gas e sta testando nuove tecnologie energetiche intelligenti. Ciliegina sulla torta è sono gli impianti fotovoltaici ed eolici che permettono di alimentare una mini-grid all'interno del campus, rendendo quest’ultimo indipendente dal punto di vista della produzione energetica.
In questo scenario, la Keele University si è rivolta a Vertiv per dotarsi di tecnologie che le permetteranno di ottenere una migliore efficienza energetica nei propri data center. In particolare, l’esigenza è quella di ridurre al minimo le perdite quando l’energia viene trasferita dalla rete ai gruppi di continuità (Ups) e verso gli apparati IT. Inoltre l’università punta a sfruttare i benefici di una nuovissima generazione di batterie di backup.
Il progetto è in fieri: gil Ups, ormai obsoleti, di due data center saranno sostituiti da una soluzione di Vertiv scalabile, efficiente e a ridotto ingombro di spazio. Nel dettaglio, verrà adottato nei due data center l’Ups Vertiv Liebert Apm con capacità di 400 kVA in configurazione N+1. Questo sistema propone una topologia di alimentazione affidabile e a doppia conversione, basata su un design innovativo e priva di trasformatore. L’efficienza energetica raggiunge un livello del 96% in modalità operativa standard e del 99% con il funzionamento Eco Mode. Inoltre l’Ups offre una maggiore capacità in un ingombro minore, anche grazie alla propria configurazione modulare e scalabile, con armadi ausiliari progettati per far risparmiare costi e spazio rispetto alle precedenti configurazioni.
Vertiv fornirà anche all’università una soluzione modulare di batterie che aiuteranno a mantenere stabile l’alimentazione durante i blackout e gli sbalzi di tensione, in modo da consentire una efficiente gestione dell'energia rinnovabile prodotta in sede. Gli ormai datati sistemi al piombo-acido in uso saranno sostituiti da I moduli possono essere aggiunti o sostituiti senza interruzioni o rischi per le apparecchiatarmadi di batterie moderne, autonome e installate in rack.ure connesse quando l'Ups non sta usando la batteria. Ciascun modulo è dotato di sistemi di monitoraggio e controllo che lo isolano in caso di guasto della batteria. Le serie di batterie sono collegate in parallelo per fornire un margine di backup e/o ridondanza.
“Non è un'esagerazione affermare che la partnership con Vertiv è strategica per l'università”, ha commentato Alex Goffe, associate director of operations & infrastructure della Keele University. “La sostenibilità è parte integrante di tutto ciò che facciamo alla Keele e i nuovi Ups e moduli di batterie avranno un ruolo cruciale nell'aiutarci a raggiungere le nostre aspettative di risparmio energetico. Inoltre, contribuiranno a garantire la continuità operativa in tutto l'istituto. La natura scalabile del nuovo Ups ci offre un elevato livello di flessibilità. Se ci sarà l'esigenza di crescere in futuro, potremo aggiungere moduli di espansione per ampliare le capacità di alimentazione del sistema".
DATA CENTER
ECCELLENZE.IT