11/06/2018 di Redazione

Elon Musk promette le prime Tesla autonome ad agosto

Fra poche settimane l’azienda rilascerà una nuova versione di Autopilot, che doterà i veicoli di funzionalità completamente driverless. Questo però non significa che potranno essere utilizzate liberamente sulle strade.

immagine.jpg

L’Autopilot di Tesla è quasi pronto per diventare realmente autonomo. Il Ceo Elon Musk ha annunciato che il rilascio della versione 9.0 del “sistema operativo” dei propri veicoli avverrà ad agosto: nel pacchetto sarà inclusa anche la release numero due dell’Autopilot, che includerà per la prima volta le funzionalità self-driving tanto attese dai clienti. L’ultimo aggiornamento principale del software risale al 2016. “Fino ad oggi, il nostro obiettivo è stato quello di concentrarci soprattutto sulla sicurezza. Con la V9, inizieremo a integrare funzionalità di guida autonoma complete”, ha twittato Musk. Ovviamente, l’update non consentirà a Tesla di invadere le strade con vetture senza conducente, perché si tratta ancora di un mercato rigidamente regolamentato.

In Italia, ad esempio, lo scorso marzo l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato il Decreto previsto per l'attuazione dell'articolo 1, comma 72, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018), per consentire alle aziende di avviare i primi test su strada per le driverless car.  Quando si parla di Autopilot è fondamentale sottolineare come tutte le prossime funzionalità del sistema rappresentino quello che il software potrebbe fare, ma non necessariamente quello che gli sarà consentito fare.

È la stessa Tesla a spiegarlo a chiare lettere sul proprio sito: “Si prega di notare che la funzionalità di guida autonoma dipende da una complessa convalida del software e dall'approvazione da parte delle autorità competenti, che può variare ampiamente a seconda della giurisdizione. Non è possibile sapere esattamente quando saranno disponibili tutti gli elementi della funzionalità descritte in precedenza, poiché questo dipende dall'approvazione delle autorità locali”.

Una serie di concetti che la società di Musk continua a ribadire anche in caso di incidenti, ma che non sempre riescono a fare breccia nei consumatori. E nemmeno nei test driver: la persona che a marzo, a bordo di Model S, ha investito e ucciso un pedone, al momento dell’impatto non aveva le mani sul volante. A maggio, invece, la ragazza che si è schiantata contro un camion dei pompieri nello Utah ha ammesso di essersi distratta con lo smartphone.

 

ARTICOLI CORRELATI