Email e documenti creati dall’AI, Google fa un balzo nel futuro
Parte la sperimentazione di nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa in Gmail e Docs all’interno di Google Workspace. Annunciate anche nuove Api e strumenti per sviluppatori.
Pubblicato il 15 marzo 2023 da Valentina Bernocco

Nella corsa all’intelligenza artificiale, Google è intenzionata a primeggiare almeno quanto lo sono i suoi principali concorrenti nel cloud computing, ovvero Microsoft e Amazon, nonché i grandi follower del mercato come Alibaba, Ibm, Salesforce, Tencent e Oracle. Oggi non è un segreto che il focus si sia spostato sull’AI generativa, quella alla base di tecnologie come i chatbot evoluti e i programmi generatori di testi, immagini o contenuti audio. E le ultime novità di Google, dopo il recente lancio di Bard, vanno in questa direzione.
Gli annunci della società del gruppo Alphabet riguardano Google Workspace (l’ambiente di collaborazione in cloud per aziende e utenti abbonati), Google Cloud e strumenti rivolti agli sviluppatori. All’interno di Workspace esistono già da tempo funzionalità di AI come i suggerimenti automatici per la scrittura dei messaggi di Gmail e come i sommari auto-generati di Docs.
Ora debutta, ma solo in via sperimentale per un ristretto numero di tester, una funzionalità di AI generativa che permette di creare in automatico bozze di testo anche a partire da un’unica parola che identifica un argomento. “Se sei un manager che inserisce un nuovo dipendente, Workspace ti fa risparmiare tempo e sforzi per la scrittura della prima email di benvenuto”, ha spiegato Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud. “Da lì è possibile rielaborare o riassumere il messaggio o aggiustare il tono per essere più giocosi o professionali, e tutto in pochi click”. Altri esempi citati da Google sono la scrittura di annunci di lavoro e la creazione di testi per campagne di marketing.
La novità sarà resa disponibile ai tester nelle prossime settimane, e riguarderà inizialmente Gmail e Docs. Altre nuove funzioni preannunciate saranno testate nel corso dell’anno, e consentiranno di creare riassunti, risposte veloci e priorità in Gmail, di velocizzare la scrittura in Docs, di generare immagini, audio e video nelle Presentazioni (Slides), di ottenere più rapidamente insight e analisi a partire da dati grezzi nei Fogli di calcolo (Sheets), di creare nuovi sfondi e prendere appunti durante una riunione di Meet, e ancora di “abilitare dei flussi di lavoro” su Chat. Insomma, un po’ tutto l’ecosistema di Workspace sarà coinvolto, e resta da capire se e quando ci sarà un’estensione all’universo non premium di Google Drive.
Se tutto questo affascina ma anche spaventa, e se la prospettiva di un’AI che si sostituisce alle persone anche nelle attività più relazionali (addirittura una lettera di benvenuto per un nuovo dipendente), Google assicura che la tecnologia non avrà il sopravvento. “Avendo sperimentato noi in prima persona l’AI generativa, un fatto è chiaro: l’intelligenza artificiale non sostituisce l’ingegno, la creatività e la mente delle persone”, ha scritto Johanna Voolich Wright, vice president product di Google Workspace. “A volte l’AI capisce male, a volte ci diverte con qualcosa di eccentrico e spesso ha bisogno di essere guidata. Tenendo a mente tutto questo, stiamo progettando i nostri progetti in accordo con i Principi per l’AI di Google che lasciano il controllo all’utente, consentendo all’AI di fare suggerimenti che voi potete accettare, editare e cambiare. Offriremo analoghi controlli agli amministratori affinché l’IT possa impostare le policy corrette per la propria azienda”. La vice president ha anche rimarcato che siamo ancora lontani dal veder realizzato il pieno potenziale dell’AI all’interno di Workspace.
(Esempio di annuncio di lavoro elaborato dall'intelligenza artificiale in Google Docs)
Per quanto riguarda le novità rivolte agli sviluppatori, è stata presentata PaLM, una interfaccia API che aiuta a sperimentare con i large language model di Google. Al debutto anche MakerSuite, uno strumento che consente agli sviluppatori di creare prototipi più facilmente. Entrambe le novità sono accessibili a un ristretto numero di sviluppatori tramite preview privata.
Quanto a Google Cloud, i tester metteranno le mani su due novità tecnologiche. La prima è il supporto per l’intelligenza artificiale generativa in Vertex AI, una piattaforma di apprendimento automatico che consente di allenare e distribuire sia modelli di machine learning sia applicazioni di AI. E questo, sottolinea Google, è per Vertex AI l’aggiornamento più importante mai annunciato. "Vertex AI uniforma il terreno di gioco per lo sviluppo con l'AI generativa”, ha commentato June Yang, vice president, cloud AI and industry solutions di Google Cloud. “Fornendo l'accesso API ai modelli di base e riducendo al contempo gli enormi e proibitivi requisiti di dati che queste tecnologie solitamente comportano, Vertex AI consentirà a sviluppatori e innovatori di ogni tipo, dai data scientist agli autodidatti, di creare la prossima generazione di startup".
La seconda novità di Google Cloud è Generative AI App Builder, uno strumento che consente agli sviluppatori di creare velocemente bot, interfacce chat, motori di ricerca personalizzati, assistenti digitali e altro ancora. A corredo delle novità di prodotto sono state avviate nuove collaborazioni con partner tecnologici ed è partita l’iniziativa “Built with Google Cloud AI”, rivolta agli Independent Software Vendor (Isv) che vogliano sviluppare applicazioni utilizzando i servizi Google Cloud AI.
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