10/02/2021 di Redazione

Embedded Bi e cloud perni degli sviluppi di Microstrategy

La versione 2021 della piattaforma analitica espande il concetto portante di “intelligence everywhere” e rafforza la componente collaborativa. All’orizzonte anche una proposta SaaS fully managed.

Dal 2019, Microstrategy ha deciso di puntare sul concetto di HyperIntelligence per connotare gli sviluppi della propria piattaforma di Bi & Analytics. Il tool di embedded Bi è costruito sul concetto di “intelligence everywhere” e si concretizza nella visualizzazione di informazioni all’interno dei workflow aziendali, allo scopo di aiutare a prendere decisioni in tempo reale.

Dopo aver già migliorato nel 2020 lo strumento, dando ai clienti la possibilità di accedere dal Web, dalle applicazioni e dai dispositivi preferiti, HyperIntelligence si ritrova al centro anche della nuova versione di Microstrategy 2021, da poco presentata durante l’annuale user conference, ovviamente virtuale e non priva di difficoltà tecniche dovute alla massiccia partecipazione (oltre 20mila registrazioni).

L’ultimo aggiornamento della piattaforma include Hyper.Now, una versione SaaS di HyperIntelligence che costa 10 dollari al mese per utente, ma anche HyperVision, una feature che utilizza testo con colori codificati per allertare automaticamente gli utenti sugli sviluppi positivi e negativi legati ai propri dati. A queste novità, si aggiunge Pattern Matching, una funziona che analizza milioni di linee di dati per trovare modelli utili alla valorizzazione delle informazioni rilevanti per il business.  

Nel suo discorso di presentazione, il Ceo della società, Michael Saylor, ha sottolineato quanta importanza venga data alla capacità di fornire risposte per il business in tempi molto rapidi: “L’intelligenza embedded ha avuto un’esplosione di popolarità lo scorso anno e l’idea di mettere HyperIntelligence direttamente nelle applicazioni per fornire risposte con zero click rappresenta un grande vantaggio”.

Michael Saylor, Ceo di Microstrategy

MicroStrategy 2021 include anche Library, un catalogo interattivo per i data asset dove gli utenti possono memorizzare visualizzazioni importanti, documenti o report e integrare capacità di collaborazione che consentano di condividere dati e lavorare in team. In quest’ultima direzione vanno anche i nuovi connettori per Excel, Power Bi e Tableau, oltre che piattaforme di sviluppo come Jupyter e Rstudio. Per semplificare la visualizzazione dei dati, poi, sono stati aggiunti nuovi template e rafforzata la possibilità di creare applicazioni analitiche e visualizzazioni (anche su mobile) senza dover scrivere codice.

Nel corso dell’anno, è prevista l’evoluzione verso il modello SaaS per tutta la piattaforma Microstrategy, con un’evoluzione che si chiamerà Intel.Now. Non ci sono per ora dettagli sui tempi di rilascio, ma il Cto Tim Lang ha confermato che la società intende “aumentare la possibilità di offrire intelligenza agli utenti a prescindere dai dispositivi utilizzati o dal tempo di fruizione”. Una reingegnerizzazione della piattaforma, inoltre, è in corso per automatizzare lo sviluppo di applicazioni e processi, capitalizzando sulle Api già messe a disposizione e sull’utilizzo dei container per potenziare i servizi cloud.

Va ricordato che Microstrategy ha chiuso l’ultimo trimestre fiscale con un leggero calo del fatturato (1,7%), per un valore di 131,3 milioni di dollari, ma sono aumentate del 3,3% le vendite ricavate da licenze e abbonamenti sui servizi. Inoltre, l’azienda ha acquisito negli ultimi tempi bitcoin per un controvalore stimato a 700 milioni di dollari.

Tim Lang, Cto di Microstrategy

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