03/05/2016 di Redazione

Emc, la fusione “del secolo” farà nascere Dell Technologies

Tanti gli annunci di prodotto durante il primo giorno dell’Emc World 2016 di Las Vegas, tra cui il sistema all-flash Unity e la soluzione Virtustream Storage Cloud. Ma gli occhi sono ancora tutti puntati sul merging con Dell, che si concluderà il prossimo

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È la stretta di mano finale quella andata in scena all’Emc World 2016 di Las Vegas tra Michael Dell e Joe Tucci, i numeri uno di due colossi che a breve diventeranno ancora più ingombranti. La maggiore operazione di fusione tra due aziende del settore tecnologico è quasi completa e presto nascerà una compagnia nuova, ribattezzata Dell Technologies, che unirà due realtà “estremamente complementari dal punto di vista dell’offerta, in grado di rispondere alle esigenze attuali delle aziende impegnate nel percorso della trasformazione digitale”, ha spiegato Michael Dell dal palco di Las Vegas, sottolineando comunque che il valore aggiunto della fusione andrà al di là del nome. Emc non “scomparirà” dalla scena, in quanto per esempio le soluzioni enterprise verranno commercializzate con il nome combinato Dell Emc, completando così il portafoglio del gruppo texano. Così come rimarranno ovviamente in pista tutti gli altri brand dell’ormai ex federazione, vale a dire Emc Information Infrastructure, Vmware, Pivotal, Rsa e Virtustream.

Inoltre, la stessa Dell rimarrà come marchio per la vendita di computer e server. “I nostri punti di forza principali sono l’accesso al mid market e la supply chain globale, mentre Emc ha dalla sua soluzioni per il mercato enterprise e un’innovazione rilevante”, ha aggiunto Michael Dell, che ha sottolineato come le dimensioni della nuova realtà non saranno un problema (in un momento storico in cui le aziende tendono a ridimensionarsi e le startup dominano la scena), in quanto la compagnia sarà privata e potrà decidere la propria strategia senza condizionamenti esterni, investendo su un portafoglio complementare composto da Pc, server, storage e virtualizzazione.

Il tema della fusione ha ovviamente catalizzato l’attenzione, ma le novità annunciate da Emc durante il suo principale evento annuale sono numerose e spaziano dallo storage ai servizi. Tutto sempre più in un’ottica cloud e che guarda al mondo dell’Internet delle cose. “La trasformazione digitale e i miliardi di oggetti connessi stanno creando un ammontare enorme di dati, cambiando radicalmente il business”, ha chiarito Joe Tucci che, ad acquisizione completata (ottobre 2016), lascerà il proprio incarico.

 

Joe Tucci e Michael Dell durante il primo keynote dell'Emc World 2016, Las Vegas

 

“Il software è scritto in un modo nuovo e agile, per adattarsi anche a quantità incredibili di dati, che vengono raccolti e analizzati in tempo reale. L’occasione con Dell è unica per unire tutto il meglio della nostra offerta e per creare qualcosa di nuovo, mantenendo sempre il focus sui clienti”. Le novità principali svelate durante il primo giorno dell’Emc World sono due: Unity e Virtustream Storage Cloud. Nel primo caso si parla di un nuovo sistema di storage (rack 2U) configurabile anche in modalità all-flash, che presenta funzionalità di storage a file e blocchi ed è stato pensato soprattutto per i dipartimenti It di medie e piccole dimensioni. Anche dal punto di vista dei costi, in quanto si parte da una cifra inferiore ai 18mila dollari per 75 TB.

Unity, che nelle intenzioni di Emc dovrà sostituire Vnx, è comunque configurabile in modalità ibrida (anche con Hdd), software-defined (tramite UnityVsa) e convergente, grazie all’integrazione con Vce Block e Vxblock System 350. Una flessibilità garantita da caratteristiche di scalabilità estreme che, secondo Emc, sono in grado di portare Unity fino a una capacità di tre petabyte e a 300mila Iops. Tra le principali funzionalità del sistema si trovano una crittografia nativa, la piena integrazione con soluzioni Vmware, la disponibilità di Api Rest e una replica dei dati sync/async.

Virtustream Storage Cloud è invece uno dei più importanti frutti del lavoro congiunto della società guidata da Joe Tucci e del fornitore di servizi cloud, rilevato proprio da Emc nel 2015. La nuova soluzione è una piattaforma globale di cloud storage di livello enterprise pensata per le grandi compagnie, che necessitano di conservare e gestire in modo sicuro i dati sulla nuvola. I clienti Emc possono così fruire della piattaforma senza utilizzare gateway cloud di terze parti e senza affidarsi a service provider indipendenti.

 

 

La caratteristica chiave di Virtustream Storage Cloud è l’elevata resilienza dei dati (13 x 9s), a cui si aggiunge l’ottimizzazione delle performance, in particolare in caso di oggetti di grandi dimensioni. È già disponibile una serie di prodotti targati Emc che può lavorare con la nuvola di Virtustream, tra cui: Data Domain e Data Protection Suite (soluzioni di backup) e gli array Vmax, Xtremio e l’ultimo arrivato Unity.

 

La natura di Virtustream Storage Cloud ricorda molto S3 (Simple Storage Service) di Amazon Web Services, ma Emc chiarisce che l’intento non è quello di competere con Aws, ma di proporre ai clienti una soluzione diversa. “Amazon in questo momento è concentrata molto sugli sviluppatori e sulle startup, in quanto offre un servizio accessibile da Web in modo semplice, ma sostanzialmente uguale per tutti”, ha spiegato a Ictbusiness.it Russell Stockdale, Vp & Gm, Data Protection Cloud Emc Core Technologies.

“Lo storage cloud a oggetti di Virtustream è basato sulla tecnologia di Emc Elastic Cloud Storage (Ecs), per consentire alle aziende di utilizzare l’archiviazione a oggetti in modalità as-a-Service, basandosi sulle nostre appliance”, ha proseguito Stockdale. “La scelta di lanciare questa soluzione è venuta dal fatto che molti clienti comprano storage on premise e, col tempo, i dati si accumulano, ma alcuni rimangono importanti e altri invece non lo sono più”.

Con Virtustream Storage Cloud le aziende possono fare il tiering dei dati direttamente su cloud differenti, usufruendo di funzionalità differenti a seconda dell’offerta (standard e premium, che mette a disposizione anche una ridondanza a livello geografico), ovviamente in modo protetto. La sicurezza è il core business della divisione guidata da Stockdale, la quale si compone di due aree: fornire servizi basati sulla nuvola e abilitare i prodotti di Emc per la connessione alle piattaforme cloud.

“Proprio il mio team ha lavorato all’integrazione consentita da Virtustream Storage Cloud”, ha aggiunto il manager. “Per l’altro aspetto, i servizi, abbiamo invece annunciato una novità per Spanning, soluzione di backup che si è arricchita ora della possibilità di copiare in modo sicuro sul cloud i dati di Onedrive for Business all’interno della suite Office 365. Prima, infatti, il servizio si limitava a proteggere la posta elettronica e il calendario. Le altre due aree di intervento di Spanning riguardano Google Apps e Salesforce”.

 

Russell Stockdale, Vp & Gm, Data Protection Cloud Emc Core Technologies

 

Il tema della sicurezza è sempre più importante in quanto cloud e mobile hanno esteso in modo esponenziale la superficie di attacco delle aziende. Ma non solo, la nuvola ha reso molto più complicata anche la mera gestione dei dati: “Fino a qualche tempo fa, le informazioni risiedevano dietro il firewall aziendale, oggi non più. Come faccio a tenere traccia di quello che devo proteggere? Da dove provengono i dati e da quanto tempo sono lì?”, ha sottolineato Stockdale.

E il tema della protezione delle informazioni tocca da vicini tutte le imprese, di diversi segmenti di mercato e di settori industriali differenti. A sorpresa, le Pmi sembrano essere quelle più veloci ad adottare soluzioni di sicurezza per la nuvola. “Con differenze però sostanziali a livello geografico”, ha chiarito Stockdale. “I Paesi del nord Europa sono i più rapidi mentre altri, come l’Italia, procedono a rilento, sia per fattori culturali sia per un processo di digitalizzazione collettivo non ottimale”.

 

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