25/08/2016 di Redazione

Facebook inizia a mettere gli occhi sui dati di Whatsapp

A due anni dall’acquisizione, alcune informazioni degli utenti iscritti alla popolare app di messaggistica verranno condivisi con il social network blu. Si inizia con i numeri di telefono e con altri dettagli, che nelle parole degli sviluppatori servirann

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Alla fine quello che alcuni temevano si è avverato: Whatsapp inizierà a condividere dati degli utenti con Facebook. L’applicazione di messaggistica istantanea, acquisita dal colosso di Menlo Park nel 2014 per 19 miliardi di dollari, ha infatti aggiornato le proprie policy relative al trattamento dei dati personali dei suoi iscritti. Il documento parla chiaro (e i creatori di Whatsapp hanno messo le mani avanti in un blog post): “Le persone usano la nostra applicazione ogni giorno per tenersi in contatto con i propri amici e cari: questo non cambierà. Ma, come abbiamo annunciato all'inizio di quest’anno, vogliamo anche esplorare modi per poter comunicare con le imprese […]. Che si tratti di ricevere informazioni dalla banca circa transazioni potenzialmente fraudolente o notifiche da una compagnia aerea su un volo in ritardo, molti di noi ottengono queste informazioni altrove, tramite messaggi di testo o telefonate. Vogliamo testare queste funzionalità nei prossimi mesi e per farlo abbiamo bisogno di aggiornare i nostri termini e l'informativa sulla privacy”.

Il numero di telefono verrà condiviso con Facebook, ma rimarrà comunque privato (e ci mancherebbe), per offrire “migliori suggerimenti di amici e mostrarti inserzioni più pertinenti”. Ovviamente soltanto si è iscritti al social network blu. Inoltre, secondo quanto comunicato da Whatsapp, la condivisione delle informazioni permetterà di “combattere meglio lo spam”. Per continuare a utilizzare il servizio sarà quindi obbligatorio accettare, entro il 24 settembre, la nuova informativa sulla privacy.

Dopo il primo ok, gli utenti riceveranno un secondo avviso riportante la scritta: “Condividi le informazioni del mio account Whatsapp con Facebook per migliorare le mie esperienze con le inserzioni e i prodotti di Facebook”. Come detto, chat e contenuti non verranno condivisi con altre aziende, anche perché l’app di messaggistica ha implementato lo scorso aprile la crittografia end-to-end su tutte le chat e per video e audio.

 

 

Ma è probabile che questo cambiamento alle policy (il primo negli ultimi quattro anni) faccia storcere il naso a molti utenti, che avevano considerato Whatsapp fino a oggi un’applicazione realmente utile, non discreta e ultimamente anche completamente gratis. Certo, la virata netta sul modello di sostentamento deciso dall’azienda a inizio anno, togliere cioè il balzello annuale di 89 centesimi di euro, lasciava intravedere come in pentola stesse bollendo proprio qualcosa del genere.

Fino ad ora la promessa di evitare banner e pubblicità diretta è stata rispettata, ma la notizia di oggi sottolinea ancora una volta come, sempre più spesso, non esistono applicazioni davvero gratuite e “disinteressate”: per utilizzare Whatsapp non bisogna spendere, ma il tesoretto generato dai dati degli utenti va ben oltre qualsiasi “tassa d’iscrizione”. Staremo a vedere se nelle prossime settimane l’app perderà fan, oppure no.

 

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