16/04/2015 di Redazione

Fastweb elegge Milano a regina dei data center affidabili e green

Il nuovo centro inaugurato dall’operatore è l’unico italiano a potersi fregiare della certificazione Tier IV. Vanta un indice di continuità dei servizi superiore al 99,997% ed è alimentato da energia pulita. Una struttura gemella sarà inaugurata l’anno pr

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Milano non è solo la città del design e dell’Expo, ma anche la prima in Italia a poter vantare un data center certificato Tier IV. Quello di Fastweb, che nei giorni scorsi ha tagliato il nastro di una nuova sala macchine, frutto di un anno di lavoro tra progettazione, costruzione e test finale. Una struttura “gemella” di quella milanese sarà poi realizzata entro il 2016 in una location del centro Italia. Complessivamente, i due centri beneficeranno di un investimento di circa 25 milioni di euro.

La certificazione Tier IV, assegnata dall’Istituto Uptime di New York (l’ente che valuta l’affidabilità di servizio e il design dei data center su scala globale) solo ad altre sette centri in esercizio in Europa e a venti nel mondo, è di per sé un grande vanto ma non è l’unico. A quelli di carattere funzionale, come la diretta interconnessione sul backbone Ip in fibra ottica proprietario, se ne aggiungono molti altri di natura tecnica, relativi alle modalità di realizzazione e gestione di un impianto completamente ridondato per azzerare ai minimi termini il rischio di fermo macchina.

Parlando dell’importanza strategica del nuovo centro, l’amministratore delegato di Fastweb, Alberto Calcagno, è stato molto esplicito: “Inauguriamo oggi un'infrastruttura essenziale per la digitalizzazione del Paese e la nostra nuova sfida è quella di offrire infrastrutture sicure per i dati delle aziende, perché sono i dati la più grande risorsa nell’era digitale”.

Il nuovo data center è dunque (e a pieno titolo) considerato da Fastweb un esempio di eccellenza per l’industria tecnologica italiana, grazie a diverse virtù. La più importante per le aziende clienti è sicuramente la sua affidabilità, con un indice di continuità dei servizi offerti che supera il 99,997%. Altri elementi a sostengo della sicurezza e sostenibilità ambientale sono sistemi antincendio e antiallagamento, un impianto di videosorveglianza e di controllo degli accessi, un’alimentazione proveniente unicamente da fonti rinnovabili e un innovativo sistema di raffreddamento ad acqua.

 

 

Fastweb può mettere in campo un data center con un indice di efficienza energetica pari a 1,25 Pue (Power Usage Effectiveness, siamo all’eccellenza assoluta in Europa e ben sotto la media mondiale) e quindi in grado di risparmiare fino a tremila tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno: un dato che eleva la struttura nella ristretta élite dei centri meno inquinanti al mondo. Il sito milanese sviluppa, inoltre, una capacità trasmissiva di 4 Terabit per secondo grazie alle seimila fibre ottiche della rete ultra broadband proprietaria.

Il tutto condito, come si diceva, da una ridondanza totale a livello di apparati di continuità, alimentazione, raffreddament, backup e sottosistemi vari (di fatto operano due data center gemelli, uno affiancato all’altro) che promette di limitare gli eventuali tempi di fermo sotto i 12 minuti all’anno.
 

L’eccellenza messa in campo da Fastweb non è fine a se stessa. Il nuovo “gioiello” milanese sarà al servizio del business e dei clienti poiché permetterà di offrire servizi a valore aggiunto, in chiave cloud, che andranno ad affiancarsi a quelli che già compongono il suo portfolio di soluzioni per le aziende, e cioè connettività, hosting e housing.

 

 

L’obiettivo, insomma, è quello di andare oltre il 25% di quota di mercato nei servizi voce e dati che vale alla società il ruolo di principale sfidante di Telecom Italia e di aumentare il giro d’affari derivante da clientela business, arrivato nel 2014 a quota 934 milioni di euro (il 60% del totale).

La focalizzazione, per il momento, rimane sull’Italia, sulle aziende medie e grandi e sulle pubbliche amministrazioni. Nelle parole dell’amministratore delegato Alberto Calcagno, il mercato nostrano è “florido e interessante” e il cloud è una delle voci di spesa tecnologiche a maggiore crescita.

La nuova offensiva di Fastweb sul fronte business è quindi decollata e la piattaforma di lancio è un data center che sorge in città, in una zona semi centrale di Milano, dove l’azienda ha anche altre due strutture più tradizionali. Ed è un data center che, rispetto a quelli dei grandi player americani, presenta l’ulteriore vantaggio di garantire il rispetto della normativa nazionale per quanto riguarda privacy e protezione dei dati.
 

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