Finisce l’era di Jeff Bezos, Andy Jassy va alla guida di Amazon
Terminato il periodo di transizione, scatta l’ora del nuovo amministratore delegato del colosso dell’e-commerce e del cloud computing.
Pubblicato il 06 luglio 2021 da Redazione

Jeff Bezos lascia ufficialmente il ruolo di amministratore delegato di Amazon, passando il testimone all’ex collega Andy Jassy, già a capo delle attività di Aws. L’inizio di luglio era, infatti, il momento fissato per le dimissioni, dopo il periodo di transizione dall’annuncio dello scorso febbraio. Si chiude un’era, anche se Bezos resterà in carica come presidente esecutivo di Amazon e avrà, quindi, voce in capitolo sulle future scelte strategiche dell’azienda da lui fondata.
Ora però certamente il miliardario avrà più tempo per dedicarsi alle sue passioni, come la filantropia, le attività editoriali e soprattutto i viaggi nello spazio della sua compagnia Blue Origin. È fissata al prossimo 20 luglio la data del primo volo inaugurale di New Shepard, il razzo che porterà in orbita lo stesso Bezos, insieme a un misterioso e facoltoso passeggero che si è aggiudicato all’asta un posto a bordo per la modica cifra di 2,8 milioni di euro. A proposito di denaro, l’antipatia verso il facoltoso fondatore di Amazon (il cui tesoro personale sfiora i 200 miliardi di dollari) è tale che online, su Change.org, una petizione titolata “non permettiamo a Bezos di tornare sulla Terra” in tre settimane ha quasi raggiunto le 150mila firme. L’ormai ex amministratore delegato di Amazon ha anche scelto di investire (non sappiamo se per preferenze etiche o per scommessa da speculatore) nel settore dell’alimentazione sostenibile: insieme a Bill Gates e ad Al Gore è tra i finanziatori di Nature’s Fynd, azienda di Chicago che produce hamburger vegetariani e altri alimenti alternativi alla carne.
Amazon, intanto, è sembra essere in buone mani, considerando che il cinquantatreenne Andy Jassy è tra i responsabili del successo di Aws (divisione che ha guidato dal 2006) come primo operatore di cloud pubblico al mondo. Nel trimestre di gennaio, febbraio e marzo 2021 l’insieme delle attività di e-commerce, cloud, streaming video e altri servizi hanno fruttato 108,5 miliardi di dollari di ricavi, valore in crescita del 41% anno su anno. L’azienda è attualmente valutata 1.770 miliardi di dollari.
Il futuro di Amazon è però anche legato all’attesa decisione sul “taxi deal”, la nuova proposta di tassazione delle multinazionali tecnologiche in Europa, che sarà annunciata dopo la riunione del G20 Finanze in programma a Venezia il 9 e 10 luglio. Al recente summit G7 tenutosi in Cornovaglia i ministri delle finanze di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Giappone si sono accordati per imporre alle Web company di grandi dimensioni un’aliquota minima del 15%.
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