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Google fa l’autostop dalle parti di Fiat Chrysler

Secondo il Wall Street Journal, Alphabet ed Fca avrebbero quasi stretto un accordo per integrare nei veicoli italoamericani tecnologie per la guida autonoma. Le aziende potrebbero partire con i test sulla monovolume ibrida Chrysler Pacifica.

Pubblicato il 30 aprile 2016 da Alessandro Andriolo

Le indiscrezioni che rimbalzano sul Web, causate da un articolo del Wall Street Journal e da uno scoop della testata AutoExtremist, hanno sancito la nuova “strana” coppia dei mercati internazionali: Google, per tramite della controllante Alphabet, e Fiat Chrysler starebbero lavorando fianco a fianco per sviluppare la prima driverless car della storia. L’interesse di Big G nell’automotive è noto da tempo e ha portato anche alla creazione di una sussidiaria ad hoc (Google Auto Llc) per portare avanti l’ambizioso progetto di una macchina a guida completamente autonoma. Nello specifico, le due aziende sarebbero in fase avanzata di trattativa per integrare la tecnologia di Big G nei veicoli italoamericani, smentendo quindi in parte precedenti ricostruzioni della Reuters che volevano Google in contatto con altre case.

Secondo la fonte del Wsj, il primo modello di auto a essere dotato di sensoristica avanzata potrebbe essere la monovolume Chrysler Pacifica, evoluzione in chiave ibrida plug-in della Dodge Grand Caravan e del Grand Voyager. Si tratterebbe di una prova di pragmatismo rilevante: Sergio Marchionne, Ceo di Fiat Chrysler, si è probabilmente reso conto (come molti altri big dell’automotive), che il futuro del settore è rappresentato dalla connettività e dalla possibilità di infarcire le macchine di sistemi tecnologici che garantiscano un’esperienza di viaggio sicura e assistita.

Allo stesso tempo, aziende come Google (ma anche Apple è della partita), hanno capito che per realizzare automobili serve comunque un expertise frutto di oltre un secolo di storia. Marchionne avrebbe cercato per mesi un partner industriale in grado di avviare in cooperazione un progetto su larga scala in questo settore, in modo da ridurre al massimo i costi e garantire al contempo un ragionevole ritorno sugli investimenti.

 

Sergio Marchionne, Ceo e presidente di Fiat Chrysler Automobiles (Fca)

 

Un’azienda, da sola, non sarebbe in grado di sostenere costi di sviluppo spropositati. Lo stesso numero uno di Fca, durante il Salone di Ginevra, ha sconsigliato ad Apple di buttarsi nel mercato dell’auto in solitaria. Le ultime indiscrezioni che provengono dal mondo di Cupertino, però, raccontano un’altra storia.

Secondo il Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Mela avrebbe aperto una “fabbrica clandestina” nel cuore di Berlino per far progredire Project Titan, il progetto di sviluppo del proprio veicolo a guida assistita. Il team di lavoro sarebbe composto da una ventina di ingegneri ed esperti informatici e Apple sarebbe entrata in contatto anche con Magna Steyr, produttore austriaco nei cui stabilimenti Mercedes-Benz fa per esempio produrre la Classe G, mentre Bmw le Mini Countryman e Paceman.

 

Tag: mercati, google, driverless car, fca, alphabet, fiat chrysler

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