31/07/2015 di Redazione

Google Glass, compagni di lavoro per medici, operai e tecnici

Secondo il Wall Street Journal, la società di Mountain View avrebbe consegnato a una cinquantina di aziende la nuova versione dei suoi occhiali di realtà aumentata, con processori Intel Atom e migliore connettività. Sanità, manifatturiero ed energia alcun

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Il capitolo Google Glass è tutt’altro che terminato. L’azienda di Mountain View lo ripete da tempo, a dispetto dei commenti forse troppo affrettati dei tanti (media e analisti) che hanno bocciato gli occhiali di realtà aumentata di Big G come un mancato successo. Se questo è vero, finora, dal punto di vista commerciale, è anche vero che il percorso di miglioramento tecnologico per questo prodotto continua, e continua la “virata” dal mondo consumer a quello del lavoro. A detta del Wall Street Journal, che cita una fonte anonima, Google avrebbe consegnato a una cinquantina di aziende una nuova versione dei Glass, ingegnerizzata per poter essere usata in settori come la sanità, il manifatturiero e l’energia.

Si tratterebbe della stessa nuova versione di cui il blog 9to5Google aveva già fatto trapelare alcuni dettagli. A differenza dei Google Glass originari, questi impiegano processori Intel Atom che contribuiscono in modo determinante ad allungare la durata della batteria, permettendo di indossare e utilizzare l’accessorio per un’intera giornata lavorativa; i chip, inoltre, migliorano la connettività a beneficio di tutte quelle applicazioni in cui c’è bisogno di comunicare o di ricevere e trasmettere dati in tempo reale, e a questo stesso scopo concorre un modulo WiFi con supporto alla frequenza 5 GHz. E dunque lo streaming di contenuti video (registrati con la fotocamera posizionata di fianco allo schermo) con questo modello diventa più fluido e meno soggetto a interruzioni.

Altre differenze riguardano un display di maggiori dimensioni, che garantisce una miglior visuale e un miglior comfort a chi deve usare i Google Glass per diverse ore consecutive. Diventa, inoltre, possibile, scorrere le immagini non solo orizzontalmente ma anche verticalmente. Per questa variante è anche stato sviluppato un battery pack che consente la ricarica wireless ed evita di dover usare un connettore Usb.

 

 

Il progetto di portare gli occhiali di realtà aumentata al grande pubblico è dunque abbandonato? Niente affatto, stando alla fonte anonima citata dal Wsj: Google sarebbe ancora impegnata nello sviluppo di una nuova generazione della variante consumer, la “Explorer Edition”. Quella ora consegnata a una cinquantina di realtà lavorative è invece identificata come “Enterprise Edition”. Nella migliore delle ipotesi, dunque, l'accessorio da indossare sugli occhi potrebbe proseguire il suo percorso su due strade parallele.

 

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