24/10/2022 di Redazione

Green data center, progettarli non è semplice ma è possibile

Come progettare e gestire un data center a ridotto impatto ambientale, secondo principi di sostenibilità? I consigli di Vertiv.

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Il green data center, progettato e operante secondo principi di sostenibilità ambientale, non è soltanto uno slogan. Ma è sicuramente una grande sfida da vincere. Come noto i data center, sia quelli interni alle aziende sia i grandi centri di elaborazione del cloud computing, hanno un notevole impatto ambientale, dovendo consumare energia sia per alimentare i server e le altre macchine informatiche, sia per l’elettricità degli edifici sia per il raffreddamento degli ambienti. Secondo i calcoli dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), nel 2020 i data center hanno consumato una quota di elettricità compresa tra 200 e 250 terawatt-ora (TWh), corrispondente all’1% del fabbisogno mondiale; inoltre hanno contribuito per lo 0,3% alle emissioni totali di CO2 rilasciate nell’atmosfera. Si stima che nel mondo esistano quasi 2.600 data center in attività, gestiti da quasi 280 provider.

 

Ridurre le necessità di elaborazione dati su scala mondiale pare alquanto irrealistico, per non dire impossibile. La digitalizzazione della società è un processo inarrestabile e pervasivo, che accelera continuamente. Amazon, Microsoft, Google, Apple, Alibaba, Meta, Huawei sono alcuni dei grandi colossi proprietari di data center (usati a fini interni o come base per servizi cloud) ma sono solo la punta dell’iceberg. Applicazioni come il video streaming, l’intelligenza artificiale e tutto ciò che poggia su reti 5G sono grandi fattori di traino della continua crescita dei dati.

 

Dunque è imperativo, per ridurre il carbon footprint del settore, agire sull’efficientamento, sull’uso delle rinnovabili e sul riuso energetico, oltre che su iniziative di compensazione delle emissioni (recentemente Amazon e Samsung hanno fatto importanti annunci a riguardo).  Tutto questo è essenziale per contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’Onu, fissati al 2030, ma non solo. In tempi di forte rialzo dei costi dell’energia, agli aspetti etici si affiancano con decisione quelli economici. 

 

 

 

Ma come può un’azienda che non è un hyperscaler progettare un data center “verde”, che la aiuti a essere più sostenibile e anche a risparmiare? Alcune indicazioni di fondo sono contenute nel "Patto per la neutralità climatica dei data center", firmato dai principali operatori cloud e da associazioni del settore: si punta all’obiettivo dell’impatto zero entro il 2030. Inoltre Vertiv, società specializzata in sistemi di continuità ed efficientamento energetico dei data center, ha pubblicato ora una guida che raccoglie dati e suggerimenti per una buona progettazione. Aiuta, inoltre, a definire delle metriche di misurazione delle iniziative di sostenibilità, un aspetto notoriamente problematico.

 

"Solo in Europa, oltre 25 operatori di cloud e data center e ben 17 associazioni di settore hanno siglato un accordo per rendere le proprie strutture a ‘emissioni zero’ tramite fonti di energia al 100% rinnovabile entro il 2030", ha commentato Karsten Winther, presidente Emea di Vertiv. "Questo obiettivo sarà raggiungibile solo se le organizzazioni implementeranno nuove strategie e sistemi innovativi che riducano il consumo di risorse. La nostra recente Guida, unita a un’ampia esperienza nel fornire soluzioni infrastrutturali, ci permette di condividere le migliori practice e le ultime innovazioni del settore per formare i gestori dei data center e aiutarli a ridurre l'impatto ambientale delle loro strutture, non solo in Europa, ma in tutto il mondo”.

 

"Considerando che stiamo assistendo alla necessità da parte degli operatori del settore di ridurre l'impatto delle loro attività sull'ambiente, abbiamo deciso di realizzare questa guida per supportarli al meglio", ha detto TJ Faze, head of Esg strategy & engagement di Vertiv. "La focalizzazione sull'efficienza operativa ha consentito miglioramenti significativi, ma ora è necessario implementare strategie e sistemi più intelligenti per ridurre le emissioni e l'uso delle risorse idriche mentre il settore continua a svilupparsi. In qualità di fornitore globale di  soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e soluzioni di continuità per imprese e provider di servizi di colocation e cloud, Vertiv può condividere best practice e nuovi strumenti utili per questi settori".

 

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