18/07/2017 di Redazione

Guerra Apple-Qualcomm, possibile un accordo extragiudiziale

Nella vicenda di accuse e controaccuse a base di esposti e in corso da gennaio, il Ceo di Qualcomm Steve Mollenkopf ha dichiarato in forma generica che non c'è ragione per escludere un accordo privato, extragiudiziale. Ma guai a chiamarla “notizia”.

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Bollente fin da gennaio, ora pur nel caldo di luglio la guerra dei brevetti fra Qualcomm ed Apple potrebbe raffreddarsi. Il Ceo della società produttrice di processori e modem, Steve Mollenkopf, ha pubblicamente parlato della possibilità di un accordo extragudiziale, che eviterebbe le lungaggini ma soprattutto i costi di un confronto in tribunale. Dall'inizio dell'anno, quando la Mela aveva aperto negli Usa e in Cina esposti in cui segnalava presunti abusi antristrust nei contratti di vendita dei modem Lte di Qualcomm per dispositivi mobili, c'era stata un'escalation di accuse e controaccuse.

Dopo aver chiesto un miliardo di dollari di risarcimento e sospeso i pagamenti delle licenze per le tecnologie di comunicazione mobile usate nei suoi iPhone e iPad, a suo dire esageratamente costose, Apple si era spinta a definire “illegale” il modello di business del proprio fornitore. Qualcomm, da parte sua, si era rivolta dapprima a un tribunale per denunciare i mancati pagamenti e presunte violazioni del copyright sugli iPhone e sugli iPad, per poi chiedere alla United States International Trade Commission di bloccare le importazioni di questi dispositivi (fabbricati in Asia) negli Usa.

Anche quattro fornitori di Apple Foxconn, Pegatron, Wistron e Compal erano finiti nel libro nero, accusati di collaborazionismo e segnalati per questa ragione a un tribunale califoniano. E in più occasioni Qualcomm aveva sottolineato il contraccolpo economico sia dei mancati pagamenti delle licenze sia delle spese legali, certo meno onerose per chi, come l'azienda di Tim Cook, può contare su una liquidità di oltre 250 miliardi di dollari.

Il Ceo di Qualcomm, Steve Mollenkopf

 

Ora, come riporta Fortune, dal palco della conferenza “Brainstorm Tech” di Aspen, Mollenkopf ha fatto sapere che “non ci sono sostanziali novità” nella vicenda e che “queste cose tendenzialmente vengono risolte fuori dal tribunale e non c'è ragione per aspettarsi qualcosa di diverso in questo caso specifico”. Acqua sul fuoco, insomma, pur all'interno di dichiarazioni molto generiche. “Non ho annunci da fare, né niente di simile, quindi per favore non domandate”, ha chiesto il Ceo alla platea dei giornalisti. Questa, insomma, non è una notizia.

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