26/09/2012 di Redazione

Hard disk in crisi, è ora di passare agli SSD

Seagate ha abbassato le previsioni di vendita per il prossimo trimestre, lasciando intendere che la crisi del mercato dei Pc sta penalizzando tutti i produttori di componenti. Serve un cambio di rotta decisivo per uscire dalla crisi. E la migrazione ai di

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Le scarse vendite di computer stanno penalizzando la produzione di dischi fissi: Seagate ha dovuto ritoccare verso il basso le stime di vendita per il primo trimestre dell'anno fiscale 2013. I ricavi saranno compresi fra 3,72 e 3,8 miliardi di dollari, ossia dal 5 al 7 per cento in meno rispetto alla previsione precedente.

I dischi fissi tradizionali sono in crisi. Prendono piede le soluzioni ibride

Seagate non è l'unico produttore di componenti per Pc ad attraversare un momento difficile: anche la concorrente Western Digital ha fatto altrettanto, per non parlare di Intel e dei produttori di memorie DRAM. Si salvano solo quelli che realizzano prodotti compatibili anche con tablet e smartphone, come per esempio Samsung, impegnata nella produzione di LCD touchscreen, memorie flash, chip ARM e via dicendo.

Quello che emerge assemblando tutte le informazioni sui dati di vendita è che c'è bisogno di un cambio di rotta. I computer così come li conosciamo continueranno ad esistere per applicazioni verticali come il gaming, la progettazione CAD e via dicendo, ma l'utenza globale si sta spostando verso i tablet. Inizia ad avere senso l'idea che da qui a cinque anni i tablet convertibili avranno preso il sopravvento sui Pc.

Oltre tutto i produttori di dischi fissi tradizionali sono fra due fuochi, perché sta crescendo la domanda di unità di archiviazione SSD per i notebook, spinti dalle prestazioni migliori, dal basso tasso di guasti e dal calo dei prezzi.

Piccole, medie e grandi aziende che vivono sulla produzione di componenti non possono stare inerti a guardare i loro guadagni contrarsi, devono trovare il modo di salire sul nuovo treno della mobility. Non è facile, ma le previsioni degli analisti non lasciano scampo: un'inversione di tendenza non è neanche da prendere in considerazione. I maggiori produttori di dischi fissi si stanno attrezzando con le soluzioni ibride: è la strada giusta da seguire, ma bisogna intensificare l'offerta senza perdere tempo.


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