Pubblicato il 13 dicembre 2021 da Roberto Bonino
Crescita e riorganizzazione hanno segnato l’ultimo anno di attività di HiSolution, system integrator toscano forte soprattutto nel campo dell’unified communication & collaboration (Ucc), nel networking e nella mobility. Soprattutto il primo dei due comparti di specializzazione ha trainato un 2021 chiuso con una crescita del 20% nel fatturato e del 10% nel portafoglio di clienti: “Abbiamo saputo sfruttare l’onda positiva generata dagli effetti tecnologici e organizzativi della pandemia”, ha confermato Luca Coturri, Ceo di HiSolution. “Ci siamo distinti riuscendo a supportare i nostri clienti nella razionalizzazione dei processi aziendali collegati all’inevitabile maggior remotizzazione delle abitudini di lavoro”.
Al presidio del mercato, l’azienda toscana ha affiancato una riorganizzazione che ha portato alla creazione di tre distinte business unit. A marzo è stata varata Lelanet, divisione dedicata alle Pmi e centrata sulla proposizione di soluzioni chiavi in mano as-a-service. Technology, invece, è la componente che si occupa di system integration in ambito Ucc e networking per le aziende. Sotto il cappello Babel, infine, si collocano l’omonima piattaforma e la relativa consulenza indirizzate alla gestione delle gare e dei costi dei contratti di telecomunicazione e It, che raccoglie grandi quantità di dati, li organizza e li semplifica, sfruttando diversi strumenti software e algoritmi di analisi: “Ogni business unit dispone di risorse proprie per la vendita e il supporto, mentre il Noc è comune e funge da punto di contatto per l’assistenza e il monitoraggio proattivo per i clienti”, ha specificato Coturri.
Luca Coturri, Ceo di HiSolution
L’Ucc resterà un perno anche per gli sviluppi futuri. Già quest’anno HiSolution ha provveduto all’integrazione fra la piattaforma di comunicazione e collaborazione Microsoft Teams, la soluzione tutta italiana KalliopePbx di NetResults, basata su protocollo Ip: “Ci attende una fase nella quale è prevedibile che l’Ucc verrà sempre più integrata con altre soluzioni tecnologiche, ad esempio il Crm o il servizio di accoglienza clienti”, ha previsto Coturri. “Per noi si apre lo spazio per offrire più servizi e consulenza, a partire da settori dove siamo andati bene quest’anno, come ad esempio il fashion”.
Per quanto riguarda Babel, il 2022 dovrebbe essere segnato dal rafforzamento del modulo Governance, preludio al lancio del modulo Provisioning, mentre sul fronte Technology il focus sarà sul consolidamento dei servizi Noc, nell’ottica di un supporto più completo soprattutto agli sviluppi in cloud: “Il nostro obiettivo è proporci come unico interlocutore per l’accesso ai dati e il controllo dei costi e in questa direzione andremo a potenziare anche la componente di mobilità”, ha concluso Coturri.
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