13/04/2021 di Redazione

Huawei cambia strada per sopravvivere e andare avanti

L’azienda ha annunciato una nuova strategia focalizzata sul 5G, sul software, sulle automobili connesse e sempre meno dipendente dagli smartphone.

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Huawei guarda avanti, è costretta a farlo. Procurarsi processori e altri componenti essenziali per gli smartphone sta diventando sempre più difficile, e l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca non ha portato all’azienda illusioni sul fatto di poter uscire dalla “entity list” in cui figura da due anni e dalle conseguenti restrizioni commerciali. Dunque è tempo di cambiare strada, come ammesso dal presidente in carica Eric Xu nell’evento “Global Analyst Summit 2021”, tenutosi a Shenzhen.

Poiché al momento non ci siano grandi speranze di un’apertura negli Stati Uniti, la strategia dovrà essere quella di poter “sopravvivere anche rimanendo nella entity list per molto tempo”, ha spiegato il chairman. “Non possiamo sviluppare una strategia basata su speranze irrealistiche”. Per ora i conti reggono: nel 2020 l’azienda ha registrato buoni risultati in ricavi e profitti, saliti rispettivamente del 3,8% e del 3,2% anno su anno. Il merito spetta in parte all’incremento di vendite di Pc, tablet e dispositivi indossabili, che hanno segnato un balzo record del 65% nel 2020 (versus 2019), spinti dall’effetto pandemia e dalle necessità dello smart working. 

Ma la produzione di smartphone continua a essere ostacolata da problemi di approvvigionamento di componenti, fatto che spingerà l’azienda a rivolgersi a produttori di semiconduttori alternativi a quelli statunitensi. Intanto, da terzo player del mercato dei telefoni cellulari, dopo Samsung ed Apple, Huawei è scivolato oggi in quinta posizione, dopo Xiaomi e Oppo, mentre il marchio di fascia media Honor è stato recentemente venduto. “Ricostruire la fiducia e ripristinare la collaborazione lungo la supply chain globale dei semiconduttori è cruciale per riportare l’industria sui binari”, ha detto Xu.

Ora non si perde tempo: inizia una nuova strategia focalizzata sul software, sulle tecnologie per le reti, il 5G e lo standard successivo 5.5G, ma anche sulle automobili connesse. Nei piani annunciati da Xu c’è anche il potenziamento degli investimenti nel settore automobilistico, cioè nelle tecnologie per le connected car. Huawei non mira certamente a diventare un produttore di auto, ma sta collaborando con alcune case automobilistiche a cui fornisce software e componenti di connettività. Altri investimenti si concentreranno sullo sviluppo di tecnologie che permettono di migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità. Nelle connessioni ottiche, Huawei lavorerà su nanotecnologie che potranno garantire velocità di trasferimento dati di 100 Gb. Inoltre l’azienda è impegnata a sviluppare nuovi sistemi per lo storage ad altissima capacità.

“Guardando avanti”, ha detto Xu, “continueremo a trovarci in un contesto globale complesso e volatile. La recrudescenza del covid-19 e l’incertezza geopolitica rappresenteranno sfide continue per qualsiasi azienda, attività e Paese. Crediamo profondamente nel potere della tecnologia digitale di portare nuove soluzioni ai problemi che tutti quanti affrontiamo”.

 

 

 

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