I colossi dell’hi-tech alla corte di Emmanuel Macron
Google aprirà a Parigi un nuovo centro di ricerca sull’intelligenza artificiale, mentre Facebook raddoppierà lo staff nella propria struttura. Big G ha deciso anche di ampliare gli uffici nella capitale e di inaugurare quattro hub per la formazione in ambito digitale. Investendo in nuove tecnologie, entro il 2025 il Paese potrebbe aumentare il Pil di dieci punti.
Pubblicato il 23 gennaio 2018 da Redazione

Google punta sulla Francia. L’azienda ha deciso di ampliare i propri uffici di Parigi aggiungendo circa seimila metri quadrati di superficie, che ospiteranno in totale mille dipendenti. Ma Big G non si è fermata qui. La parte più interessante dell’annuncio, diramato direttamente dal Ceo Sundar Pichai in seguito a un incontro riservato con il presidente Emmanuel Macron a Versailles, riguarda la creazione di un centro di ricerca dedicato all’intelligenza artificiale. “Secondo la Commission Europea, la Francia è soltanto sedicesima nel Digital Economy and Society Index della Ue”, ha scritto in un blog post Pichai. Ma, per il Ceo, il Paese d’oltralpe ha tutte le carte in regola per migliorare. “Dispone di ottimi ingegneri e di importanti imprenditori, può contare su uno dei sistemi educativi più avanzati del mondo, oltre che su infrastrutture e aziende di successo”.
Realizzando il proprio potenziale digitale la Francia potrebbe aumentare il proprio Pil di dieci punti entro il 2025, il che significa un valore aggiunto di 200-250 miliardi di euro ogni anno. Il nuovo centro di ricerca di Google dedicato all’intelligenza artificiale lavorerà fianco a fianco con la comunità di scienziati locale, pubblicando i propri lavoro in modo autonomo e aprendo il codice di eventuali nuove soluzioni software.
Inoltre, il colosso di Mountain View ha annunciato l’intenzione di aprire quattro nuovi Google Hub in tutto il Paese, chiamati “Les Ateliers Numériques”, che insieme a partner selezionati offriranno corsi di formazione gratuiti in ambito digitale. La Bretagna sarà la prima regione test, con l’apertura di un Hub a Rennes nella prima metà dell’anno.
La decisione di Big G di investire in Francia è frutto ovviamente anche delle politiche di Macron, che ieri ha firmato accordi commerciali con diverse multinazionali per un valore di circa 3,5 miliardi di euro. Il presidente e i ministri hanno infatti incontrato a Versailles un centinaio di dirigenti d’azienda, fra cui alcuni italiani: a Guido Barilla, Emma Marcegaglia (Eni e BusinessEurope), Giuseppe Lavazza e Giuseppe Bono (Fincantieri) si sono affiancati Sundar Pichai di Google, Sheryl Sandberg di Facebook, Bill McDermott di Sap e Vasant Narasimhan di Novartis.
Il social network, a incontro terminato, G ha dichiarato che raddoppierà lo staff del proprio centro di intelligenza artificiale di Parigi, portandolo a sessanta persone. Si tratta di un investimento da dieci milioni di euro. Inoltre, il gruppo di Menlo Park sosterrà economicamente una quarantina di studenti nel percorso di dottorato e finanzierà l’Open Data Initiative voluta dal governo francese. Sap, infine, ha espresso la volontà di acquisire Recast.Ai, azienda parigina che sviluppa una piattaforma di bot e assistenti virtuali.
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