I Google Glass Enterprise Edition scelgono l’Usb-C
Immagini rubate mostrano la seconda generazione dei dispositivi indossabili di realtà aumentata per applicazioni non consumer. Spicca la nuova interfaccia.
Pubblicato il 06 marzo 2019 da Valentina Bernocco

La seconda generazione dei Google Glass si svela grazie a una fuga di notizie. Si torna a parlare di quella che è stata forse una tra le più corraggiose e innovative scommesse tecnologiche degli ultimi anni, apripista dei dispositivi di realtà aumentata indossabili come occhiali. Non ancora, però, baciate da un vero successo commerciale. Ma Big G non ha smesso di crederci, lanciando nel 2017 una Enterprise Edition destinata ad applicazioni verticali (per esempio nella meccanica di precisione, negli interventi di manutenzione, in campo medico) dove può sveltire le operazioni manuali particolarmente delicate ed ridurre la percentuale di errori.
Ora il sito di indiscrezioni 9to5Google ha mostrato alcune immagini rubate dei Google Glass Enterprise Edition 2, attualmente in fase di sviluppo, per i quali la società di Mountain View ha già ottenuto il via libera della Federal Communications Commission statunitense. A dimostrare che si tratti proprio di parti degli occhiali smart di seconda generazione c’è un’etichetta recante la poco equivocabile sigla “GG2”. Mesi fa erano già circolati alcuni dettagli di benchmark, ma sembra che in queste più recenti immagini ci sia qualcosa di nuovo.
La seconda generazione nelle immagini "rubate" di 9to5Google (in alto, i Google Glass Enterprise Edition di prima generazione)
Balza agli occhi la presenza di una porta Usb-C, che servirà sia per ricaricare i Glass sia per connetterli ad altri dispositivi. Per il resto, un ipotetico identikit di questa nuova versione può basarsi solo sui dettagli già emersi dai precedenti leak: il dispositivo impiegherà un processore Qualcomm Snapdragon 710, 3 GB di memoria Ram, una videocamera con sensore da 32 megapixel (che potrà anche registrare video in 4K), 3 GB di memoria Ram. La connettività potrà contare su un modem Lte integrato, su un modulo WiFi (802.11ac) e sul Bluetooth 5.0.
Avranno fortuna? Il panorama d’offerta degli smart glasses è ancora poco affollato, sdoppiandosi essenzialmente tra dispositivi “business” (come i Moverio di Epson) e quelli “consumer” destinati ai fanatici di gadget tecnologici (come quelli decisamente appariscenti proposti da Snapchat). Per chi, come Google, ha scelto di muoversi nel primo ambito molto conteranno i contributi del mondo degli sviluppatori e le alleanze con altri player tecnologici, nell’ottica di una stretta relazione fra l’hardware e il software. Il mercato nel suo complesso sembra destinato a crescere molto: secondo le stime di Reportlinker, dai 340,4 milioni di dollari di giro d’affare del 2017 crescerà fino a 20 miliardi di dollari nel 2020.
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