IBM batte la previsioni degli analisti con una trimestrale da manuale in relazione all'ultimo trimestre del 2012, il 40mo consecutivo in cui mette a segno profitti in utile. Gli utili dichiarati ieri sera sono infatti pari a 5,83 miliardi di dollari, pari a 5,13 dollari per azione e al sei per cento in più rispetto allo scorso anno.
Il 2012 è stata una buona annata per IBM
I ricavi sono l'unica voce che non brilla: sono scesi dell'1%, passando da 29,49 miliardi di dollari a 29,3 miliardi di dollari. Big Blue ha imputato il risultato lievemente negativo al cambio sfavorevole del dollaro, fatto salvo il quale si sarebbe registrato un sostanziale pareggio.
A guidare la crescita di IBM è stato come sempre il settore software, con ricavi a +3%. L'hardware ha incassato una flessione dell'1% e peggio è andata ai servizi tecnologici, che hanno perso il 2%.
In tutto l'anno tuttavia gli utili sono arrivati a 16,6 miliardi di dollari, 14,37 dollari per azione, equivalente a un miglioramento del 5% rispetto al 2011. Inutile dire che i risultati hanno galvanizzato gli investitori: nella sessione after hours il titolo ha guadagnato il 4 per cento.
Progetti come Smarter Planet rendono unica l'offerta di IBM
Da notare la forte crescita di Big Blue in settore caldi come l'analisi dei dati, il cloud computing, i mercati emergenti e nell'ambito di Smart Planet, ossia tutto quello che concerne l'ottimizzazione delle risorse nel nostro pianeta.
Secondo Shaw Wu di Sterne Agee "i risultati mostrano che il modello di business di IBM - integrazione verticale di hardware e software - è difficile da replicare". L'offerta dell'azienda secondo l'analista è ancora più forte del suo marchio, e per questo i clienti vi restano legati.