16/09/2020 di Redazione

Ibm rende nota la sua roadmap quantistica fino al 2023

Il colosso ha annunciato che entro tre anni avrà una macchina da 1.000 quantum bit, per arrivare poi a 1.121 qubit riducendo il tasso di errore da circa l'1% di oggi a circa lo 0,0001%.

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Ibm, per la prima volta, ha pubblicato la roadmap inerente all’hardware per la computazione quantistica. La notizia più importante a breve termine è quella che l'azienda ha svelato di essere sulla buona strada per realizzare, entro la fine del 2023, un processore quantistico con più di 1.000 quantum bit (qubit) e tra i 10 e i 50 qubit logici.

Attualmente i processori quantistici dell'azienda raggiungono i 65 qubit. Ibm prevede di lanciare l’anno prossimo un processore da 127 qubit e una macchina da 433 qubit nel 2022. Per arrivare a questo punto, Ibm sta anche costruendo un sistema di raffreddamento a diluizione completamente nuovo per ospitare questi chip più grandi, oltre alla tecnologia per connettere più unità e realizzare un sistema simile alle odierne architetture multi-core nei processori tradizionali.

Secondo Dario Gil, leading technologist e senior executive in Ibm, il 2023 sarà un punto di svolta nel settore, che aprirà la strada verso la realizzazione di una macchina da 1.121 qubit, che porterà miglioramenti su più fronti. Il più importante - e ambizioso - è quello di ridurre il tasso di errore da circa l'1% di oggi circa lo 0,0001%.

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