• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • Focus

Il 5G è ormai alle porte, ma siamo pronti? C’è chi dice sì

I principali nomi della telefonia mobile presenteranno nelle prossime ore smartphone compatibili con le nuove reti, mentre gli operatori hanno approntato l’infrastruttura. Ma rimangono diversi dubbi sul decollo dei network di quinta generazione. Qualcomm è ottimista e presenta i modem 5G di seconda generazione.

Pubblicato il 19 febbraio 2019 da Alessandro Andriolo

Il 5G sta per arrivare davvero nelle mani dei consumatori? La domanda è più che lecita in questo momento dell’anno, considerando che fra pochi giorni aprirà i battenti il Mobile World Congress 2019 di Barcellona, dove alcuni tra i principali nomi del settore presenteranno al mondo smartphone capaci di supportare le reti di quinta generazione. Inoltre, è da molti mesi che gli operatori telefonici stanno conducendo test sul campo per validare tutte le tecnologie necessarie al corretto deployment del 5G. L’ecosistema sembra essere ormai pronto e manca solo qualcuno che dia ufficialmente il via al processo, “accendendo” le prime reti. Ma se un consumatore dovesse decidere di acquistare subito un cellulare 5G (Huawei e Samsung dovrebbero portarli sul mercato in primavera, Xiaomi l’ha già fatto), quali vantaggi immediati avrebbe?

Tralasciando le principali specifiche tecniche come i processori, ovviamente più avanzati rispetto alla generazione di terminali del 2018, a prima vista verrebbe da dire: “Quasi nulla”, perché se è vero che le reti di quinta generazione sono pronte, è altrettanto vero che per una loro diffusione capillare dovranno passare diversi anni. Nel suo ultimo Mobility Report, Ericsson stima che nel 2024 il 25 per cento di tutto il traffico mobile verrà convogliato dal 5G.

Si parla di circa 35 miliardi di gigabyte prodotti al mese, ma il 2024 è ancora sufficientemente lontano da costringerci a pensare al presente. Si ha quindi l’impressione che l’industria stia cercando di posizionarsi il prima possibile per non farsi trovare impreparata di fronte alla prossima rivoluzione della telefonia. Al costo, grazie anche al potere del marketing, di prospettare ai consumatori enormi vantaggi destinati ad arrivare solo in un secondo momento.

A far pensare (e sperare) che i primi istanti di vita del 5G non siano solo hype concorrono però alcuni elementi. Innanzitutto, gli enormi investimenti sostenuti dagli operatori telefonici per aggiudicarsi le frequenze. Solo in Italia le aziende tlc hanno speso infatti la bellezza di 6,5 miliardi di euro, contro i 2,5 miliardi attesi inizialmente dallo Stato. Segno che i provider credono fortemente nelle capacità del 5G e in tutti i suoi potenziali casi d’uso.

La seconda evidenza la sottolinea invece Fabio Iaione, country manager di Qualcomm Italia, una delle aziende più “esposte” sulle reti di quinta generazione. “Pur presentando complessità infinitamente superiori rispetto all’Lte, il decollo del 5G avverrà molto più velocemente, perché l’ecosistema è pronto. E possiamo certificarlo con i numeri: i lanci saranno globali e coinvolgeranno oltre venti operatori e altrettanti produttori di dispositivi”, spiega Iaione.

Secondo il country manager, l’avvento dei network di quarta generazione fece meno clamore perché riguardò solo alcune città e pochi player. Qualcomm si sta preparando alla “nuova fase” da almeno tre anni, quando presentò il modem 5G Snapdragon X50. “Ci sono almeno trenta prodotti pronti al lancio” tra smartphone, apparecchiature di rete e altri dispositivi, continua Iaione. “Ma oggi annunciamo già la seconda generazione dei nostri modem multi-mode 5G New Radio”.

Lo Snapdragon X55 è infatti un chip prodotto a 7 nanometri in grado di toccare velocità teoriche in downlink di 7 Gbps e in uplink di 3 Gbps. La soluzione di Qualcomm supporta tutte le reti, le bande mmWave e sub-6 GHz, lo spectrum sharing (cruciale in questo periodo di "transizione") e funziona sia in modalità non-standalone sia standalone: in quest’ultimo caso il modem può collegarsi direttamente alla rete 5G senza passare prima dall’Lte.

 

Fonte: Qualcomm

 

Secondo Qualcomm, uno dei punti di forza delle nuove reti sarà anche il sensibile miglioramento delle performance sotto copertura 4G. “Ecco quindi un altro vantaggio di cui i consumatori potranno approfittare se decideranno di acquistare uno smartphone 5G”, aggiunge Iaione. “Lo Snapdragon X55 porta le velocità teoriche del 4G a 2,5 Gbps in download grazie all’Lte Cat. 22”. In questo modo, anche le persone che non abitano nelle principali città (dove verranno “accese” le prime reti 5G) potranno notare avanzamenti prestazionali.

Il modem è accoppiato inoltre a un modulo antenna mmWave rinnovato (Qtm525), oltre che a un ricetrasmettitore Rf su chip singolo per le bande sub-6 GHz e l’Lte e a moduli front-end sub-6 GHz.  Qualcomm porterà sul mercato anche una soluzione per il tuning flessibile dell’antenna (Qat3555) dei telefoni, in grado di migliorare la copertura, soprattutto in ambienti chiusi, e di ridurre il consumo energetico.

Insomma, anche se il processo di diffusione del 5G non dovesse rivelarsi così semplice come prospettato (le difficoltà tecniche e strategiche sono ancora numerose, a partire dall’installazione di un numero elevato di antenne nei centri abitati, fino al tema della salute), Qualcomm nel frattempo si è spianata la strada e aspetta partner e concorrenza al varco, dimostrando già oggi di credere pienamente nelle reti del futuro.

 

Tag: qualcomm, mobile, reti, networking, 5g, modem, mobile world congress, snapdragon x50, Snapdragon X55

QUALCOMM

  • Sentenza antitrust Qualcomm-Icera, si torna in tribunale
  • Guerra tecnologica, stop alle vendite di Qualcomm a Huawei?
  • Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 stravolgerà i telefoni di fascia alta
  • Il calo delle vendite di smartphone rallenta la crescita di Qualcomm
  • Arm contro Qualcomm per l’uso della tecnologia di Nuvia

FOCUS

  • Future of work week: Cisco ripensa i luoghi e i modi per lavorare
  • Check Point riporta in auge il concetto di prevenzione
  • BBBell, da operatore Internet a fornitore di servizi cloud
  • Il campus di Elmec cresce abbinando tecnologia e sostenibilità
  • L’edge computing trascina lo sviluppo di micro data center
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
La sicurezza rafforzata dall’AI ispira gli sviluppi di Dynatrace
Sap conferma l’impegno sul canale, vi transita il 90% dei progetti
La febbre dell’intelligenza artificiale fa ripartire i ricavi di Nvidia
Trasformazione digitale in azienda, scontento un dipendente su tre
Nel cloud di Infobip i dati possono restare in Europa
Sd-Wan e 5G tengono banco negli sviluppi di VMware
Automazione intelligente per le telco grazie a Juniper e Ibm
Reti a supporto della blockchain e dei contenuti, Gtt scelta da Eluvio
Transizione energetica, il gap tra buone intenzioni e fatti
Microsoft, novità di Azure per gli operatori di telecomunicazione
Una nuova intranet fa “viaggiare” Autostrade per l’Italia
Accesso esteso all tecnologie di cloud ibrido Red Hat per i partner
PA, utilities e servizi finanziari volano per Oracle in Italia
Trend Micro sceglie Salvatore Marcis per la guida del canale
Gli errori di configurazione del cloud sono quasi ubiqui
Microsoft lancia in Dynamics un “copilota” di intelligenza artificiale
Con Avm Fritz!Box 5690 Pro fibra ottica e DSL in un solo dispositivo
Peter Herweck Ceo di Schneider Electric, Caspar Herzberg guida Aveva
Boom di attacchi gravi in Italia, il pericolo anche nella banalità
Donne e tecnologia, a che punto siamo con il gender gap?
Videosorveglianza con AI per le Olimpiadi di Parigi del 2024
Altair unifica analisi dei dati e Ai nella piattaforma RapidMiner
Trasformazione digitale, in Europa buone attese ma progetti lenti
Nuove Gpu e alleanze nel cloud per spingere l’AI di Nvidia
Data center Aruba, l’impegno per la sostenibilità è certificato
Google Cloud raddoppia in Italia con la “regione” di Torino
Acquisizione Broadcom-Vmware, semaforo giallo in Regno Unito
Made in Italy e low code, il Bpm di Cualeva
ChatGPT potenziale rischio, il cybercrimine può sfruttarlo
Phishing, attenzione alle nuove tattiche che superano i controlli
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2023 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968