Pubblicato il 05 febbraio 2021 da Redazione
Il boom dei dati, di cui si parla da anni, nel 2020 ha ricevuto una bella spinta dai lockdown, che ha causato una forte accelerazione digitale della società e delle aziende. E non soltanto gli operatori di cloud computing hanno visto crescere i volumi di dati gestiti, ma anche gli specialisti dello storage hanno registrato impennate simili. Questo il caso di Infinidat, specializzata in soluzioni di storage a grande capienza: la capacità della sua base installata è cresciuta di ben 500 petabyte in un trimestre, cioè nei tre mesi finali del 2020.
Questo incremento porta la capacità totale della base installata oltre quota 7,1 exabyte. Una quota, sottolinea l’azienda, superiore a quella dei primi otto fornitori di primary storage array all-flash (considerando come riferimento l’anno 2020). La società ora prevede che la crescente domanda di sistemi su scala petabyte espressa dai clienti aziendali debba spingere ulteriormente questa tendenza.
“Infinidat ha superato le aspettative”, afferma l’amministratore delegato, Phil Bullinger, “il che testimonia il valore aggiunto che i clienti vedono nel nostro mix unico di prestazioni elevate, alta disponibilità, affidabilità e convenienza, nonostante le sfide legate alla pandemia di covid-19 e il rallentamento che il settore ha subito nel 2020. L’aumento della capacità storage installata a livello globale riflette il desiderio di un numero sempre crescente di aziende di migliorare l'efficienza operativa, di accelerare la trasformazione digitale e di adattarsi alle mutevoli esigenze dell’archiviazione di classe enterprise".
Tra i clienti c’è anche Us Signal, un fornitore di servizi di colocation, cloud, protezione dati. “Infinidat continua a garantire le prestazioni elevate e una disponibilità al 100% di cui, in qualità di service provider, abbiamo bisogno per soddisfare i requisiti richiesti dai nostri clienti e stabiliti negli accordi stipulati con loro in relazione al livello di servizio garantito, a un prezzo che ci consente di rimanere competitivi ", testimonia Amanda Regnerus, executive vice president Business Development di Us Signal.
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