Il report di ServiceNow sull’impatto del Covid-19 sul mondo del lavoro
Secondo “The Work Survey” la maggior parte delle aziende europee si è adattata più facilmente del previsto, ma la business continuity ha ancora la meglio sulla sicurezza dei dipendenti.
Pubblicato il 15 ottobre 2020 da Redazione

La maggioranza (92%) degli executive (sia a livello globale che europeo) afferma che la pandemia ha costretto la propria organizzazione a ripensare al modo di lavorare. In Europa l’83% dei dipendenti (87% globale) dichiara che l’azienda è stata capace di creare modi migliori di lavorare come risposta alla crisi. A dirlo è “The Work Survey” di ServiceNow, una ricerca, che ha coinvolto 9.000 executive e dipendenti in diversi settori (tra cui financial service, healthcare, telecomunicazioni, manufacturing e il settore pubblico), ed è dedicata all’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sul mondo del lavoro a livello globale, oltre che sulle opportunità che si creeranno per una nuova ondata di innovazione digitale. Sia i responsabili aziendali europei che i dipendenti concordano sul fatto che la tecnologia sia in grado di abilitare nuovi modi di lavorare più veloci e che la trasformazione digitale accelererà l’innovazione.
“Oggi appare sempre più chiaro come potrebbe essere il futuro del lavoro”, afferma Bill McDermott, Ceo di ServiceNow. “I workflow digitali sono il modo in cui il lavoro viene svolto nel 21° secolo e non si tornerà indietro, perché la digital transformation può solo accelerare. Nuovi modi di lavorare diverranno la normalità, siamo al culmine di un’ondata senza precedenti di innovazione dei workflow e dei luoghi di lavoro”.
A livello europeo il 92% degli executive e l’86% dei dipendenti afferma che la propria azienda è riuscita ad adottare nuovi modi di lavorare più velocemente di quello che si sarebbero immaginati. La pandemia da Covid-19 ha ridotto le spese operative del 90% nelle organizzazioni europee (88% globale), creando opportunità per gli investimenti di digital transformation, ricerca e sviluppo, marketing e altre iniziative di crescita.
In Europa quasi la metà degli executive (47%) e più della metà dei dipendenti (55%) ritiene che la transizione alla nuova normalità sarà più “difficile” rispetto allo shock iniziale della pandemia. Questa sfida è aggravata dal fatto che molte aziende hanno “carenze” digitali. Il 94% degli executive ammette, infatti, di utilizzare ancora dei workflow offline, inclusi quelli che riguardano l’approvazione di documenti, la reportistica degli incidenti di security e le richieste di supporto tecnico. Progressi sono stati fatti ma, dopo mesi di remote working, il 61% degli executive e il 62% dei dipendenti in tutta Europa afferma che le rispettive aziende non hanno ancora un sistema pienamente integrato per la gestione dei workflow digitali.
Secondo la maggioranza dei dipendenti europei i nuovi sistemi che sono stati sviluppati e implementati, come risultato della gestione dell’emergenza, hanno creato modi di lavorare nuovi e migliori, ma sono nel contempo percepiti come vulnerabili in caso di un nuovo cambiamento. La totalità degli executive e il 94% dei dipendenti è d’accordo sui vantaggi del lavoro da remoto, ma molti esprimono preoccupazione su come questo impatterà sul business in futuro.
Il 52% dei dipendenti in Europa crede che la propria azienda darà maggiore importanza alla business continuity rispetto alla sicurezza del luogo di lavoro. Sorprende che anche il 37% degli executive la pensi nello stesso modo. Anche se l’azienda dovesse compiere uno sforzo per considerare prima di tutto la sicurezza, sono in molti a credere che non si possa riuscire a mettere in atto tutti i passi necessari.
“La pandemia da Covid-19 ha costretto le aziende in tutta Europa a cambiare a un ritmo che non avevamo mai visto prima e che molti non pensavano nemmeno fosse possibile. Si parla molto di adattarsi a una nuova normalità, ma la realtà è che per la maggior parte delle aziende esiste solo il presente e il cambiamento costante che ne deriva”, commenta Filippo Giannelli, Responsabile Italia di ServiceNow. “La sfida cruciale per le organizzazioni europee consisterà nel bilanciare la necessità di mantenere la business continuity soddisfacendo le esigenze personali dei dipendenti, e assicurandosi che siano entrambi compatibili a livello digitale, per tutti i cambiamenti futuri che ci saranno. Una chiave per la creazione di questo equilibrio è concentrarsi sulla digitalizzazione del lavoro che deve essere svolto, ovunque sia necessario”.
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