Il tubo diventa “digitale” con la trasformazione di Industry 4.0
Grazie alla soluzione Power Mobility Connect di PMC, Gold Business Partner IBM, l’italiana Merlett ha aggiornato i propri processi di produzione e di gestione, ottenendo un guadagno di efficienza del 20%.
Pubblicato il 13 novembre 2017 da Redazione

Da un piccolo comune in provincia di Varese alla conquista di dodici Paesi europei, dove in oltre sessant’anni di vita ha inaugurato altrettante filiali. È la storia di Merlett, gruppo di Daverio che produce tubi flessibili in materiali plastici: fondata nel 1952 a Varese grazie all’opera di due soci, dai sei dipendenti di allora l’azienda è arrivata a contare su tre siti produttivi, 510 addetti e una produzione di circa 450mila metri di tubi al giorno. Soluzioni impiegate in diversi mercati, da quello industriale a quello agricolo, passando per gli elettrodomestici. Una moltitudine di linee (130) e macchinari (200 estrusori e 20 presse) che, con la veloce evoluzione del mercato, ha posto al management della società il problema di modernizzare tutta la produzione in ottica digitale, avvicinandola il più possibile all’area gestionale del gruppo. Un processo di trasformazione aderente ai principi di Industry 4.0, mirato all’ottimizzazione dei flussi, alla razionalizzazione dello stoccaggio del materiale, alla riduzione dei tempi di produzione e alla disponibilità in tempo reale delle informazioni.
Dopo aver vagliato gli strumenti disponibili sul mercato, la scelta di Merlett è ricaduta sul solution integrator PMC, Gold Business Partner IBM, in grado mettere a punto soluzioni end-to-end infrastrutturali altamente personalizzate e coerenti con le singole specificità di business. Per Merlett, che ha contribuito attivamente al progetto collaborando in maniera sinergica dando in alcuni casi soluzioni mirate alle problematiche legate alla propria realtà produttiva, PMC ha approntato e implementato in varie fasi Power Mobility Connect: una soluzione che, coinvolgendo direttamente sia il responsabile di produzione sia l’organizzazione IT ha permesso anche il consolidamento delle applicazioni d’impresa su infrastruttura centralizzata IBM Power Systems. L’ambiente operativo integrato IBMi, sviluppato da IBM più di 25 anni fa, garantisce la digitalizzazione di processi end-to-end su un’architettura scalabile, flessibile e sicura, con protezione da virus ed eccellente resilienza di business.
L’esigenza concreta di Merlett era integrare una soluzione che prevedesse la ricezione, il controllo e l’identificazione dei materiali in aree esterne, e senza copertura Wifi, fornendo ai carrellisti le corrette istruzioni per stoccare i prodotti.
Grazie a Power Mobility Connect è ora possibile tracciare in modo più efficiente il materiale in ingresso, ottimizzare le aree di stoccaggio dei tre siti produttivi e automatizzare le procedure di movimentazione dei materiali in tutti i magazzini italiani ed esteri del gruppo, oltre che in quelli dei terzisti. I carrellisti ricevono direttamente dal sistema IBM i le notifiche per movimentare le merci e possono confermare l’operazione in tempo reale, mentre i responsabili di produzione riescono a verificare su tablet la commessa con l’avanzamento, la distinta base, la scheda tecnica e i settaggi delle macchine produttive.
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“Poter disporre di tutta l’infrastruttura su IBM i è una garanzia di stabilità e di sicurezza dei dati a tutti i livelli”, spiega Paolo Attardo, It Specialist di Merlett. “L’accesso al sistema è protetto a più livelli e basato su molteplici fattori, che vanno dalla cifratura e compressione, passando per la profilazione dell’utente con password, al controllo del codice Imei del device, fino alla validazione di secondo livello (via pin Sms o Mail) e alla geolocalizzazione”.
“I processi aziendali sono diventati molto più snelli e controllati, fornendo una notevole quantità di informazioni fruibili in tempo reale dai vari responsabili di settore”, aggiunge Fabio Bertoncello, responsabile produzione di Merlett. “Grazie all’interfaccia diretta con le macchine di produzione del semilavorato, abbiamo ottimizzato le giacenze di magazzino, affinando i consumi delle distinte base. Informazioni precise, certe e immediate hanno portato a un guadagno di efficienza del 20%”.
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