30/06/2016 di Redazione

Il WiFi accontenta più dispositivi con la “wave 2”

La Wi-Fi Alliance ha avviato il programma di certificazione per la “seconda ondata” del protocollo Ieee 802.11ac, che introduce ufficialmente la tecnologia Mu-Mimo per collegare alla stessa velocità più device a un access point unico. Raddoppiato il bandw

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È arrivata ufficialmente la “seconda ondata” del protocollo wireless 802.11ac. La Wi-Fi Alliance, associazione formata da aziende impegnate nel settore con lo scopo di guidare l’adozione di un unico standard a livello globale, ha lanciato il suo programma di certificazione per le specifiche Ieee 802.11ac con le nuove caratteristiche “wave 2”. Il principale avanzamento della tecnologia, ormai in circolazione da un anno, è legato alle connessioni di più dispositivi a un singolo access point, grazie al Multi-User Multiple Input Multiple Output (Mu-Mimo): con le nuove specifiche, infatti, la qualità del collegamento non ne risente, garantendo una velocità sufficiente (6,8 Gbps) per tutti i device. Il bandwidth è stato raddoppiato (da 80 a 160 MHz), con la possibilità per i futuri dispositivi compatibili di raggiungere velocità triple rispetto alle attuali, ed è stato esteso anche il supporto a più canali connessi a 5 GHz.

La nuova tecnologia ha origine dalla prima “onda” del protocollo 802.11ac, emerso nel 2013 e che oggi costituisce circa il tre quarti del mercato WiFi in termini di fatturato. La “wave 2” invece, pur essendo presente da mesi, ha faticato a farsi spazio senza andare mai oltre il 5 per cento di quote. Sia per la certificazione mancante, ora prevista dalla Wi-Fi Alliance, sia per i reali casi d’uso della tecnologia.

I benefici della “wave 2” sono infatti maggiori solo in certi ambienti. Per esempio, il Mu-Mimo fa la differenza in luoghi molto affollati, con numerosi dispositivi connessi. Si pensi alle classi universitarie, alle lobby degli hotel e ai palazzetti dello sport. In ambito domestico o negli uffici di piccole dimensioni sarà quasi impossibile “spremere” al massimo il Mu-Mimo, anche perché non ce ne sarà bisogno.

La maggior parte dei dispositivi già oggi in commercio è potenzialmente compatibile dal punto di vista dell’hardware alle nuove certificazioni. Per sfruttare i vantaggi della “wave 2” sarebbe quindi sufficiente procedere a un aggiornamento del firmware. Il sito della Wi-Fi Alliance mette a disposizione un servizio per verificare la compatibilità dei propri device, sia router sia terminali che si collegano all’access point.

 

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