Al settore pubblico italiano piace l'open source: così si direbbe a giudicare dall'ultima scelta compiuta dall'Inail, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, in fatto di Information and communications technology: a fornire soluzioni per attività mission-critical dell'ente sarà infatti Red Hat Enterprise Linux. La piattaforma servirà a gestire le attività cruciali per lo svoglimento delle mansioni dell'ente e si interfaccerà con i diversi sistemi informativi presenti nell'infrastruttura dell'Inail.
Red Hat Enterprise Linux
“Abbiamo scelto di affidarci a Red Hat Enterprise Linux – ha spiegato
Pietro Monti, responsabile dell’Ufficio Standard e Architetture della
Direzione Centrale Servizi Informativi e Telecomunicazioni di Inail –
perché volevamo abbinare alla flessibilità tipica dell’open source un
livello di servizio premium, offerto da un’azienda solida e presente in
maniera radicata sul mercato italiano. La piattaforma Red Hat si integra
alla perfezione con i sistemi database già presenti nella nostra
struttura, e ci garantisce prestazioni e affidabilità con interessanti
vantaggi sotto il profilo economico”.
La quasi totalità dei sistemi informativi open di Inail è attualmente costruita sulla piattaforma Red Hat Enterprise Linux, compresi i sistemi di contabilità finanziaria e personale, quelli di datawarehouse, quelli di programmazione bilancio e controllo di gestione, nonché i servizi di portale e document management. L'ente conta un totale di circa
130 i server basati su tecnologia Red Hat.
“La scelta effettuata da INAIL conferma la validità della nostra strategia – ha commentato
Gianni Anguilletti, country sales manager di Red Hat Italia – focalizzata sul mercato della Pubblica Amministrazione centrale, con investimenti in risorse umane e logistiche mirati a rispondere al meglio alle esigenze specifiche di questo settore”.
Altra novità riguardante Red Hat è un aggiornamento di prodotto:
la soluzione software-only scalabile per lo storage è ora disponibile, al momento in beta, nella versione 2.0, che presenta nuove funzionalità per la gestione dell’archiviazione di dati non strutturati, per unificare lo storage dei dati e infrastrutture, nonché per aumentare le prestazioni e migliorare disponibilità e gestibilità del sistema.
L'architettura di Red Hat Storage Software Appliance
Più nello specifico, fra i miglioramenti introdotti nell'aggiornamento troviamo la possibilità di accedere in modo unificato a file e oggetti; la piena compatibilità con Apache Hadoop; funzioni estese di supporto e file system XFS sulla piattaforma operativa Red Hat Enterprise Linux 6; miglioramenti di performance quali il rebalancing più veloce e l'ottimizzazione delle prestazioni Network File Version System 3. E ancora, una più facile gestione di cluster e una nuova funzionalità di self-healing proattivo, che rende il programma più affidabile anche per i carichi di lavoro particolarmente impegnativi.