Industria, ho.re.ca.,retail: Passepartout porta a tutti il “4.0”
Tutte le linee di prodotto sono state aggiornate con funzionalità che aiutano le aziende nella “trasformazione 4.0”.
Pubblicato il 16 settembre 2021 da Redazione

Una continua trasformazione degli applicativi software, in direzione del “4.0”, cioè della connettività, della continua raccolta e analisi dei dati, dell’automazione. Così si potrebbe riassumere il lavoro portato avanti da Passepartout nell’ultimo anno, un lavoro che proseguirà anche in futuro. La software house di San Marino è reduce dalla recente convention tenutasi in Sardegna per incontrare (per la prima volta dopo molto tempo in presenza e non solamente online) i suoi partner commerciali. A loro Passepartout ha ribadito la propria strategia: dall’industria manifatturiera al retail, dal settore dell’ospitalità turistica alla ristorazione, le filiere produttive italiane devono cogliere l’attimo per salire sul carro della trasformazione digitale.
Non a caso, forse, la convention si è svolta quasi in contemporanea con il versamento nelle casse italiane da parte della Commissione Europea della prima parte dei fondi (24,9 miliardi di euro) previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che come sappiamo è finanziato in buona misura dal Recovery Fund. Ci saranno poi da considerare anche i fondi del piano di rilancio nazionale che, saranno presto a disposizione per progetti di efficientamento energetico a favore della transizione ecologica e per settori verticali da sempre presidiati da Passepartout, come agricoltura, turismo e cultura. Per le Pmi italiane non c’è dunque un momento migliore di questo per ripartire dopo il difficile periodo della pandemia.
L'impatto della pandemia sulle Pmi
Gli andamenti dei lockdown del 2020 e i conseguenti sali e scendi della domanda si riflettono nei risultati delle attività di Passepartout. L’anno scorso, a dispetto della pandemia, è comunque cresciuto il fatturato della divisione aziende (+3% rispetto al 2019) e delle divisione professionisti (+7%), mentre guardando ai singoli settori si nota che i software e i progetti rivolti al retail hanno fatto segnare un +17%, quelli per l’ho.re.ca. un +24%.
Sono proprio questi gli ambiti più colpiti dai lockdown del 2020, ma anche quelli dove più è stato necessario investire in nuove tecnologie per intercettare le tendenze dell’e-commerce e dei pagamenti digitali. Per le vendite di software e servizi rivolti al settore alberghiero la vera ripartenza è arrivata quest’anno: nei primi sei mesi sono cresciute del 10% rispetto ai volumi del 2020. In generale, l’anno scorso è stato un anno positivo per Passepartout, caratterizzato da un incremento del 16% delle vendite di servizi cloud, da una crescita del 3% delle installazioni (arrivata a 31mila unità a fine anno) e del 3,7% degli utenti. Per divisione che si occupa di servizi Web nel 2020 è più che raddoppiato il numero dei siti pubblicati e il primo semestre 2021 ha segnato un ulteriore +20%.
Nuove acquisizioni per crescere
Ora Passepartout guarda al futuro investendo in due direzioni: l’allargamento dell’offerta, attraverso due acquisizioni appena annunciate, e il continuo sviluppo dei propri software. Le due acquisizioni sono quelle di IF Technology e Zerodo e sono state, nelle dichiarazioni di Passepartout, “una mossa dettata da esigenze di time to market, vista l’imminente decorrenza del nuovo piano di politica industriale (al via dal 16 novembre) e da ovvie logiche di customer retention e accesso a nuovi mercati”.
IF Technology è un’azienda emiliana che propone software per il settore industriale. Grazie alla sua tecnologia, Passepartout sarà presto in grado di offrire ai clienti un Mes (Manufacturing Execution System) da affiancare al proprio Erp di punta, Mexal, e inoltre metterà a disposizione un sistema di collegamento in tempo reale con le macchine di lavorazione connesse, mediante driver proprietari. Zerodo, invece, è domiciliata a Bari e da oltre dieci anni si occupa di sales automation e logistica, con un ventaglio di soluzioni mobile per la gestione delle operazioni di vendita e di magazzino. In seguito a questa acquisizione, nell’offerta Passepartout debuttano nuovi applicativi per la raccolta ordini, la tentata vendita e l’assistenza, nonché un sistema per la gestione mobile delle operazioni di transito merci in magazzino.
Oltre all’investimento fatto per acquisire nuove tecnologie software, per la prima volta Passepartout ha compiuto anche un investimento diretto nella rete di vendita: intervenendo nella gestione di un partner commerciale costretto a cessare la propria attività, ha creato un rivenditore indipendente a copertura del territorio pugliese, PassBari.
La trasformazione continua
Per quanto riguarda, invece, la trasformazione dei propri prodotti, le migliorie e le aggiunte di funzionalità apportate negli ultimi mesi sono davvero tante. Il software gestionale per le Pmi, Mexal, è stato aggiornato rendendo più efficiente il modulo di produzione (con nuovi cruscotti che forniscono indicazioni precise sullo stato dei semilavorati), aggiungendo la possibilità di dialogare con i macchinari connessi, rivisitando i moduli di calcolo del fabbisogno di materie prime e di planning, ampliando le funzioni per la logistica (con la mappatura 3D delle configurazioni dei magazzini e con una nuova app di inventario).
Altre novità debuttano ora in Mexal grazie alle due acquisizioni. All’interno della soluzione arrivano gli applicativi mobile di Zerodo per sales automation e logistica, oltre al Mes (Manufacturing Execution System) e ai driver di If Technology, capaci di far dialogare Erp e macchine di produzione connesse. Inoltre sono disponibili (per ora in versione beta) delle interfacce Api utilizzabili per integrare Mexal nell’ambito dei più moderni progetti di sviluppo.
Un altro annuncio accomuna Mexal a Passcom, il gestionale dedicato ai commercialisti: in entrambi i programmi arrivano funzioni per la creazione rapida delle anagrafiche di aziende clienti e fornitori (attingendo al database Cribis, composto da oltre 6 milioni di partite Iva). In Passcom debuttano anche il nuovo modello di delega F24 e un sistema di avviamento dei nuovi clienti che è stato completamente riprogettato per rendere l’onboarding più personalizzato e interattivo.
Coinvolte nella trasformazione sono anche le soluzioni Menu e Retail, rivolte rispettivamente ai settori ho.re.ca e vendita al dettaglio. A entrambe è stata aggiunta nuova piattaforma online di analisi dati condivisa da tutti i gestionali per hotel, negozi e ristoranti: l’obiettivo è quello di permettere a una platea sempre più ampia di organizzare e interpretare i dati raccolti dai gestionali Passepartout, attraverso un servizio online raggiungibile da qualsiasi piattaforma e pronto all’uso.
Inoltre Retail e Menu debuttano in versione Smart Cloud, cioè in una configurazione “ibrida” che prevede una componente installata localmente e una controparte gemella ospitata nella server farm di Passepartout. La sincronizzazione automatica tra le due componenti permette di eseguire il backup in cloud (e dunque il ripristino in caso di guasti o incidenti alle risorse on-premise) ma anche di lavorare in modalità offline. Altra novità riguarda le applicazioni Menu MySelf e Menu Point, per le prenotazioni da smartphone e totem multimediale, che sono state oggetto di una revisione grafica e di usabilità.
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