Integrazione perfetta per i dati dell’e-commerce
Diana Corp gestisce le piattaforme di commercio elettronico di marchi come Diadora, Sergio Rossi, Parajumpers, Bugatti. Grazie a Boomi ha semplificato i processi di gestione degli ordini, di inventario e di vendita e ha ridotto il tasso di errore.
Pubblicato il 01 aprile 2020 da Redazione

I dati sono la vera ricchezza delle aziende ma anche un elemento complesso da gestire, e questo è specialmente vero per gli operatori di e-commerce. Lo è ancor di più per chi, come Diana Corp, si occupa di creare, gestire e promuovere le vetrine online di marchi come Diadora, Sergio Rossi, Parajumpers, Bugatti e molti altri. Fondata nel 2008, l’azienda conta oggi una cinquantina di dipendenti e opera attraverso la sede principale di Venezia e gli uffici di Milano e New York. “Gestire il canale e-commerce dei nostri clienti”, illustra Valentino Baraldo, head of technology di Diana Corp, “significa maneggiare e scambiare con loro una grande quantità e varietà di informazioni, necessarie per alimentare vari processi: la pubblicazione dei prodotti, l’evasione degli ordini, le promozioni e altro ancora”.
Nelle piattaforme di commercio elettronico c’è dunque un “dietro le quinte” in cui Diana lavora per collegare tutti i sistemi e le banche dati affinché funzionino in maniera sincrona e coordinata. E numerosi sono i processi coinvolti, da quelli di gestione dell’inventario alla pubblicazione degli articoli nei negozi virtuali, oltre alle procedure tipiche dei progetti di omnicanalità come l’acquisto online associato a ritiro nel punto vendita fisico. A valle c’è il lavoro di reportistica, per il quale Diana in passato era costretta a gestire sistemi e metriche differenti tra loro. “Ci serviva una piattaforma che ci aiutasse a estrarre i dati, a consolidarli, a produrre report e anche a portarli verso sistemi esterni di analytics”, spiega Baraldo.
La forte crescita di fatturato (+150%) e degli ordini (+400%) registrata negli ultimi tre anni ha spinto l’azienda a cambiare il proprio approccio al problema dell’integrazione dei dati. “Anni fa eravamo più piccoli”, prosegue Baraldo, “ma con l’aumento del numero dei sistemi e dei volumi di transato ci siamo resi conto che la gestione di una rete di integrazione fatta punto a punto non poteva supportarci verso il futuro. Inoltre non avevano visibilità in tempo reale sullo stato dei processi di integrazione e c’erano difficoltà di reazione ai problemi e anche nei deployment, perché le soluzioni risiedevano su server differenti, sia on premise sia in cloud”.
È partita, dunque, la ricerca di una piattaforma che consolidasse i sistemi in uso e semplificasse le procedure di integrazione, oltre a ridurre il tasso di errore: naturale rivolgersi a una soluzione cloud, capace di garantire maggiore scalabilità. Dopo una fase di selezione durata circa tre mesi, all’inizio del 2019 è stato avviato il progetto di adozione della IPaaS (Integration Platform as-a-Service) di Boomi, partito con un periodo di training del personale e con la messa a punto dei alcuni proof-of-concept. “Attualmente”, precisa l’head of technology di Diana Corp, “siamo giunti ad aver ristrutturato circa il 65% dei nostri flussi di integrazione, che sono in tutto un centinaio”.
Boomi ha permesso di modernizzare e semplificare le operazioni di e-commerce dei clienti, contribuendo ad automatizzare il flusso di informazioni attraverso siti Web e sistemi di back office. La soluzione viene usata per gestire l'inventario, l'evasione degli ordini e i processi finanziari in diversi ambienti, tra cui NetSuite OneWorld, Sap Business One, Salesforce Commerce Cloud e Magento. Una dashboard di monitoraggio in tempo reale permette di rilevare e risolvere rapidamente eventuali problemi.
Ora, grazie a Boomi, Diana Corp può gestire per i suoi clienti circa diecimila ordini al mese e può farlo in modo più rapido, semplice e preciso: si è ridotto il tasso di errore nei processi, è possibile implementare nuove integrazioni fino a quattro volte più velocemente, mentre il lavoro manuale per il team IT è sceso da una media di 16 a quattro ore settimanali. Con le funzioni di reportistica e monitoraggio, inoltre, si è ottenuta piena visibilità sui processi. “C’è molta sintonia tra noi e il nostro cliente Diana Corp”, sottolinea Fabio Invernizzi, sales director, Emea South di Boomi, “dal momento che entrambi siamo per i rispettivi clienti degli abilitatori di cambiamento e trasformazione digitale”.
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