Intel compra Tower Semiconductor per 5,4 miliardi di dollari
L’acquisizione permetterà alla società di Pat Gelsinger di rafforzarsi come produttore di chip “on demand” per altri operatori del mercato.
Pubblicato il 15 febbraio 2022 da Valentina Bernocco

Con una nuova acquisizione da 5,4 miliardi di dollari, Intel prosegue la corsa per affermarsi ancor di più come sviluppatore di semiconduttori destinati non solo alle proprie necessità ma anche come produttore “on demand” per altri operatori della filiera. Dopo le indiscrezioni del Wall Street Journal, la società di Pat Gelsinger ha confermato di aver siglato un accordo per l’acquisto di Tower Semiconductor, azienda israeliana che produce circuiti integrati (chip, sensori Cmos, memorie, elementi di gestione energetica e altro) attraverso particolari tecnologie di processo.
È per Intel un ulteriore passo nell’impegnativa e danarosa scalata nel settore della produzione di chip. Molte iniziative di medio e lungo corso, avviate o annunciate, puntano nella direzione di incrementare la capacità produttiva interna, al servizio sia dell’offerta di semiconduttori della stessa Intel sia dell’attività di fonderia per altri operatori del mercato (portata avanti dalla divisione Intel Foundry e riassunta nella strategia “Idm 2.0”). Oltre alle fabbriche “green” in costruzione in Arizona e in Ohio, l’azienda ha annunciato 80 miliardi di dollari di investimenti per realizzare in Europa nuovi impianti produttivi di chip per il settore automobilistico, e ancora un fondo da 1 miliardo di dollari per la creazione di alleanze di filiera.
Nelle dichiarazioni a corredo dell’annuncio si sottolinea che l’acquisizione fa progredire in modo significativo la strategia Idm 2.0, aumentando la capacità produttiva e allargando il ventaglio di tecnologie possedute da Intel. Questa espansione consentirà di soddisfare la una domanda di mercato senza precedenti, in una fase ancora segnata (come da due anni a questa parte) da difficoltà e ritardi nelle forniture di semiconduttori, anche nota con l’espressione chip crunch.
In attività dagli anni Novanta, Tower Semiconductor è affermata nella produzione di tecnologie specializzate, come i sensori industriali, quelli in silicio-germanio, i componenti che trasmettono il segnale elettrico e quelli per la gestione energetica. Ha, inoltre, numerosi brevetti registrati e ha siglato alleanze nel campo della electronic design automation. Dal punto di vista produttivo, la sua presenza geografica è complementare a quella di Intel: due impianti in Israele, due negli Stati Uniti (in Texas e in California) e tre in Giappone, questi ultimi gestiti in partnership con Panasonic Semiconductor Solution.
“Il portfolio di tecnologie di cui Tower è specialista, la sua portata geografica, le profonde relazioni con i clienti e le operazioni incentrate sui servizi aiuteranno Intel a far crescere i propri servizi di fonderia e a far progredire il nostro obiettivo di diventare uno tra i principali fornitori di capacità produttiva di fonderia a livello mondiale”, ha commentato Gelsinger.
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