11/09/2012 di Redazione

Intel e AMD puntano ai datacenter per frenare ARM

I due produttori storici di chip per Pc e server hanno annunciato soluzioni a basso consumo e elevata potenza di calcolo per i datacenter. Il tentativo in entrambi i casi è di chiudere gli spazi per i prodotti Arm, che rischia di diventare un concorrente

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Intel e AMD stanno portando avanti progetti paralleli per lo sviluppo di chip ad alte prestazioni e bassi consumi per i datacenter. Nei centri di gestione dati che un tempo erano templi della potenza e del consumo di corrente senza freni, l'arrivo dei prodotti ARM sta infatti rivoluzionando tutto.

Intel e AMD investono nei datacenter per tenere a distanza i chip Arm

I prodotti dell'azienda inglese hanno dimostrato, nei pochi sistemi HP e Dell già installati, che è possibile far fronte egregiamente alle necessità dei server web con un risparmio di corrente notevole, e quindi con costi strutturali decisamente più contenuti. Molti centri di gestione dati si stanno attrezzando di conseguenza, e Intel e AMD sono costrette a correre ai ripari.

L'azienda di Santa Clara ha comunicato che sta sviluppando chip ad alte prestazioni per server, che in futuro forniranno prestazioni elevate in ambito cloud e nelle applicazioni data-intensive come l'analisi, unitamente a un consumo elettrico molto basso.

Raj Hazra, vice presidente dell'Intel Architecture Group ha spiegato a PC World che l'azienda integrerà un controller all'interno dei chip Xeon futuri, che renderà la comunicazione server più veloce e aiuterà al contempo a operare al massimo dell'efficienza.

Il nuovo controller offrirà una larghezza di banda di oltre 100 gigabyte al secondo, decisamente superiore rispetto alla velocità offerta dalle interfacce I/O attuali. Il prodotto risponderà alle esigenze di grandi aziende web come Google, Facebook e Amazon, che acquistano server in grandi volumi e si sono posti l'obiettivo di ridurre i costi energetici senza rinunce sul fronte delle prestazioni. 

La chiave di volta dei futuri Xeon sembra essere la bassa latenza nel trasferimento dei dati tra i processori, la memoria, i server e gli endpoint. A seconda dell'implementazione del server e della topologia del sistema, i chip saranno in grado di organizzare i modelli di traffico in modo scalabile.

La rivale storica di Intel, AMD, ha invece basato i suoi progetti sulle tecnologie acquisite con SeaMicro, comprata di recente per 334 milioni dollari. Prima dell'acquisizione SeaMicro aveva sviluppato microserver con Intel e AMD intende evidentemente sfruttare le tecnologie della nuova proprietà per integrare un nuovo controller all'interno dei suoi chip. Il prodotto da cui si partirà è l'SM15000, che può gestire fino a 5 petabyte di storage ripartiti in 1408 dischi o unità SSD e supporta sia processori Intel sia AMD.

Il server in chiave AMD ha 64 socket, ciascuno dei quali alloggia un processore Opteron a 8 core, per un totale massimo di 512 core operativi e 4 TB di memoria DRAM. Il prodotto sarà disponibile già dal mese di novembre con un prezzo di partenza di 139 mila dollari comprensivi di otto dischi di archiviazione.


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