11/01/2021 di Redazione

Intel ha bisogno di supporto, chip affidati a Samsung o Tsmc?

Secondo indiscrezioni di Bloomberg, la società di Santa Clara potrebbe decidere di gestire in outsourcing parte della produzione per riuscire a soddisfare i volumi di domanda.

Intel fatica a star dietro alla domanda di processori: una buona notizia, per certi, versi, ma anche una oggettiva difficoltà. Nei prossimi anni la capacità di produzione del chipmaker californiano potrebbe non essere sufficiente a soddisfare le richieste del mercato e per questo Intel, secondo indiscrezioni, starebbe valutando di appoggiarsi a un fornitore esterno. Fonti confidenziali di Bloomberg hanno riferito che la società di Santa Clara ha contattato sia Samsung Electronics sia Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) per discutere di un possibile accordo, che riguarderebbe la fabbricazione di “alcuni dei migliori processori” di Intel.

 

Nulla è ancora deciso, perché - secondo le fonti - l’azienda preferirebbe non doversi affidare a un fabbricatore esterno e coverebbe ancora la speranza di un miglioramento “last minute” della propria capacità produttiva. Entro un paio di settimane, tuttavia, la decisione sarà presa.

 

I rumors sono coerenti con alcune dichiarazioni ufficiali di un paio di mesi fa. Lo scorso ottobre l’amministratore delegato, Bob Swan, aveva fatto sapere che l’azienda avrebbe deciso a gennaio 2021 se ampliare la propria capacità produttiva per i chip a 7 nanometri (la cui fabbricazione su scala di massa subirà dei ritardi) oppure appoggiarsi agli impianti di un’altra società, o ancora se associare queste due strategie. Inoltre l’anno scorso l’azienda aveva fatto sapere di volersi affidare in parte o in toto a produttori in outsourcing per le sue future Gpu. 

 

Le nuove indiscrezioni sono anche coerenti con la pressione esercitata su Intel da parte di uno dei suoi principali azionisti, l’hedge fund Third Point. Lo scorso dicembre l’amministratore delegato del fondo, Daniel Loeb, si era rivolto al presidente di Intel, Omar Ishrak, per chiedere di valutare  nuove strategie, inclusa una possibile vendita di alcune attività di sviluppo e produzione di chip.

 

Intanto, secondo le indiscrezioni di Bloomberg, Tsmc si prepara ad avviare una produzione di test basata su processo costruttivo a 5 nanometri, per prepararsi alla successiva produzione da 4 nanometri. Potrà dunque offrire a Intel questa opzione. D’altra parte la società taiwanese, primo costruttore di semiconduttori indipendente al mondo, aveva già supportato Intel nel 2008, quando l’azienda californiana aveva avuto difficoltà a soddisfare la domanda di chip a 14 nm.

 

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